Tamberi è arrivato a Parigi nonostante il calcolo renale: “Darò l’anima fino all’ultimo salto”. Non mollare, campione!

Ancora una volta sfortuna e problemi di salute si accaniscono su Gianmarco Tamberi, ma lui vuole essere più forte del calcolo renale e scendere comunque in pedana

Non c’è pace per Gianmarco Tamberi, ma lui non ha certo intenzione di mollare. La sfortuna sembra infatti accanirsi sul nostro campione di salto in alto, più e più volte. Torniamo al luglio 2016, poche settimane alle Olimpiadi di Rio. Un salto nel tentativo di superare i 2.41 e all’improvviso un dolore lancinante: lesione al legamento della caviglia sinistra e stop forzato di quattro mesi.

La diagnosi non lascia spazio a dubbi: gesso e addio ai Giochi quando era tra i favoriti. Un gesso che poi sappiamo aver portato a Tokyo dove avrebbe vinto quel magnifico oro che tutti noi ricordiamo. E ora a Parigi doveva arrivare ancora tra i favoriti per difendere il titolo olimpico.

Doveva perché anche il cammino verso queste Olimpiadi è costellato di imprevisti. Prima un dolore al bicipite femorale durante il riscaldamento e l’enorme paura, ma fortunatamente niente lesioni muscolari. Solo una zona edematosa, qualche gara saltata ma i Giochi erano in salvo.

Alla vigilia dell’arrivo a Parigi, tuttavia, ancora un problema di salute si mette in mezzo: tre giorni prima della gara gli hanno diagnosticato un possibile calcolo renale che ha ritardato il volo per la capitale francese. Gimbo però non si arrende e farà di tutto per esserci domani per le qualificazioni alla finale.

Gimbo è arrivato a Parigi: farà di tutto per esserci

L’annuncio è arrivato da lui stesso, attraverso un post su Instagram che lo ritrae in un lettino di ospedale sofferente:

Incredibile… Non può essere vero. Ieri, 2 ore dopo aver scritto ‘me lo merito’ sui social, ho avvertito una fitta lancinante ad un fianco. Pronto soccorso, tac, ecografia, analisi del sangue… Probabile calcolo renale. E ora mi ritrovo, a 3 giorni dalla gara per cui ho sacrificato tutto quanto, sdraiato in un letto, impotente, con 38.8 di febbre…. Sarei dovuto partire oggi per Parigi e iniziare il mio percorso verso questo grande sogno e invece sono stato consigliato di posticipare il volo a domani, nella speranza che, con un po’ di riposo, questo incubo finisca. Non mi resta che aspettare e pregare… Non mi merito tutto questo, ho fatto di tutto per questa Olimpiade, di tutto. Non me lo merito davvero.

Nonostante questo, Tamberi lo promette a se stesso e a tutti noi: ci sarà a qualsiasi costo a questo appuntamento con i Giochi:

Una sola cosa è certa, non so come ci arriverò, ma io in quella pedana ci sarò e darò l’anima fino all’ultimo salto, qualsiasi sarà la mia condizione. Lo giuro a voi ma ancora prima lo giuro a me stesso!

E infatti ieri Gianmarco è atterrato a Parigi, seppur non sia in ottime condizioni. Ha dichiarato di essersi svegliato ancora con 38 di febbre, ma sembra che la cura farmacologica stia facendo effetto:

Il rene non mi fa più male come due giorni fa, quando ho sentito una fitta lancinante, anche se ho ancora un po’ di fastidio.

Ora per Tamberi c’è in testa solo di arrivare a saltare 2,29 metri per accedere in finale e poi riposarsi in vista di sabato 10 alle ore 19.10 quando, si spera, potrà difendere l’oro olimpico conquistato tre anni fa. E tutti noi siamo qui a fare il tifo per lui, incoraggiandolo a non mollare nonostante la sfortuna e i problemi di salute per riscrivere ancora una volta la storia come fece a Tokyo. Forza Gimbo, facci vedere ancora una volta di essere più forte di tutto e tutti!

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