Max Parrot, l’incredibile oro olimpico dello snowboarder canadese dopo aver sconfitto il cancro

Lo sport è un misto di passione e sacrifici ma è anche il racconto di atleti con storie incredibili di impegno, passione e tenacia incapaci di arrendersi e capaci di arrivare in alto, oltre il cielo

Una gioia incontenibile quella di Max Parrot, snowboarder canadese che il 7 febbraio si aggiudicato l’oro alle Olimpiadi invernali di Pechino, una vittoria oltre ogni previsione. E le sue parole dopo l’inattesa vittoria lo testimoniano:

La mia performance più grande“.

Non parliamo solo del tempo realizzato, quel 90,96 che lo ha fatto salire sul gradino più alto del podio, oltre l’88.70 del 17enne cinese Su Yiming e delll’88.53 del connazionale Mark McMorris.

L’impresa di Max Parrot è straordinaria perché è arrivata a oltre tre anni anni da una terribile diagnosi: linfoma di Hodgkin, un tumore del sistema linfatico. Da quel dicembre 2018 il campione olimpico, all’epoca fresco di un argento ottenuto a PyeongChang 2018, ha affrontato un viaggio incredibile tra cicli di chemioterapia, 12 per l’esattezza, e poi allenamenti per non perdere la lucidità, per sfogare quella sensazione da “leone in gabbia” come ha ammesso lo stesso professionista.

La presa di coscienza dell’amore profondissimo per questa disciplina, che ha iniziato a praticare a 9 anni, così come per la vita, il lungo tunnel percorso fuori e dentro gli ospedali sono stati raccontati nel documentario Max, la vita come una medaglia d’oro dove è possibile ripercorre, passo dopo passo, questi ultimi anni che hanno portato alla sconfitta del tumore e poi alla vittoria di un oro inaspettato.

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FONTI: Olympics; MaxParrot.com

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