Scaldare o cuocere il cibo al microonde è pericoloso? 5 miti da sfatare

Sul forno al microonde circolano tanti miti e leggende. Vediamo insieme 5 miti da sfatare sul suo utilizzo e qualche consiglio per una cottura ottimale

Il forno a microonde è un elettrodomestico attorno al quale ruotano molti pregiudizi e leggende, c’è chi lo utilizza quotidianamente e chi lo detesta o lo guarda con disprezzo. Il microonde infatti è uno tra gli elettrodomestici più utilizzati in casa, perché risponde ad esigenze di velocità e comodità.

Questo piccolo forno è  in grado di riscaldare diversi cibi attraverso l’emissione di microonde, appunto, che vengono assorbite dalle molecole di acqua e grasso, che, grazie all’energia ricevuta, sono in grado di vibrare: l’attrito molecolare provocato dallo sfregamento genera calore che riscalderà o cuocerà  velocemente il vostro cibo. Se riscaldare i cibi al microonde potrebbe avere lo svantaggio di una distribuzione non proprio omogenea del calore, il più grande vantaggio resta quello di consentire di riscaldare e cucinare svariati cibi molto velocemente.

Sul microonde negli anni sono circolate diverse informazioni e false paure, legate, più che altro, ai timori legati alle onde

Oggi vi raccontiamo quali sono i cinque falsi miti più conosciuti e vi diamo qualche consiglio per utilizzare al meglio questo strumento.

Le microonde non possono fuoriuscire dal forno

Secondo quanto riportato da Altroconsumo l’involucro di metallo e la rete metallica incorporata nello sportello del forno a microonde proteggono dalla fuoriuscita di queste onde, che tendenzialmente possono uscire solo in caso di malfunzionamento o manomissione dello strumento, non costituendo quindi un rischio per la salute.

Il forno a microonde non è cancerogeno

Essendo utilizzato per tempi molto ridotti questo elettrodomestico non può portare ad una esposizione cancerogena che abbia effetti mutageni. Secondo quanto afferma l’Istituto Superiore di Sanità un eventuale fuoriuscita di radiazioni è da escludere, in quanto molo rara e di piccolissima entità. È bene ricordare inoltre che l’esposizione sarebbe comunque minore a quella a cui siamo esposti quando utilizziamo un normale telefono cellulare.

La cottura in microonde non altera gli alimenti

Varie indagini hanno dimostrato che non ci sono particolari differenze tra la cottura al microonde e la cottura convenzionale. La digeribilità degli alimenti è simile in entrambi i metodi di cottura. Rispetto alla normale cottura, quella microonde non danneggia e non altera le vitamine idrosolubili (C e B), producendo meno sostanze indesiderate, come gli idrocarburi.

I forni a microonde non interferiscono con altri apparecchi

I forni a microonde non interferiscono con i segnali delle apposite reti wireless per la connessione a internet. Inoltre non interferiscono con i pacemaker, a meno che questi ultimi non siano modelli tanto vecchi.

Se il cellulare nel microonde continua a ricevere segnale non significa che il forno non sia schermato

Il test del cellulare nel microonde chiuso non è assolutamente utile per testarne la tenuta. Nonostante si parla sempre di microonde, spesso non se ne conoscono tutte le metodologie, di fatti queste hanno una frequenza che oscilla tra i  300GHz (microonde millimetriche) a qualche GHz (microonde centimetriche) o anche meno. Secondo quanto riportato da altroconsumo, un forno a microonde lavora a circa 2.45GHz e le schermature sono ottimizzate per questa determinata  lunghezza d’onda. Le bande dei cellulari funzionano ad altre frequenze, di conseguenza queste non possono essere schermate dal forno.

Alla luce di questi miti sfatati, possiamo considerare dunque, sicura la cottura a microonde ?

Sicuramente i rischi di cancerosità legati alla cottura nell’elettrodomestico sono stati più volte smentiti da OMS e FDA, ma rimangono comunque dei pericoli insiti nel suo utilizzo, soprattutto legato al tipo di contenitori utilizzati per cuocere i cibi. Un test condotto nel 2008 negli Stati Uniti ha rivelato che alcuni contenitori in plastica ritenuti adatti alla cottura in microonde, in realtà provocavano il rilascio di bisfenolo A, il famigerato interferente endocrino considerato pericoloso tanto che proprio in questi giorni l’EFSA sta abbassando di 100 volte le soglie di sicurezza tollerate.

Inoltre, è bene far presente che l’energia delle microonde non sempre  penetra bene in cibi molto spessi, causando cotture non uniformi, come può capitare quando si scalda il latte, vi consigliamo quindi di far riposare l’alimento per qualche minuto, soprattutto se destinato a neonati e bambini, per consentire al calore di distribuirsi in modo omogeneo.

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Fonti:  Iss / OMS

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