10 cose da sapere sulla sindrome di Down per sconfiggere stereotipi e pregiudizi

Giornata internazionale della sindrome di Down: 10 cose da sapere che probabilmente ignori, utili per sconfiggere stereotipi e pregiudizi ancora radicati nella nostra società

La sindrome di Down, com’è risaputo, è causata da un’alterazione genetica dovuta alla presenza di una terza copia del cromosoma 21. Sebbene sia una sindrome conosciuta, ci sono tante cose che ignoriamo su di essa e per questo, il “Movimento Down” del Brasile ha voluto fare chiarezza redigendo un opuscolo che chiarisce 10 punti fondamentali. Scopriamoli uno ad uno.

La sindrome di Down non è una malattia

L’opuscolo del “Movimento Down” specifica che si tratta di una condizione genetica ma non di una malattia e che è importante fare questa distinzione visto che spesso le persone Down vengono considerate erroneamente malate.

Non tutte le persone Down sono uguali

A prima occhiata le persone con sindrome di Down possono sembrare tutte uguali per via della simile conformazione fisica ma l’opuscolo specifica che ogni individuo è diverso e ha caratteristiche uniche, sia dal punto di vista genetico che familiare, culturale, sociale, educativo e via dicendo.

Disabilità mentale e intellettiva sono diverse

Disabilità mentale e intellettiva vengono spesso considerate la stessa cosa ma secondo il Movimento Down bisogna differenziarle perché quella mentale fa riferimento a una compromissione di ordine psicologico, che non riguarda le persone Down.

Le persone Down non sono portatrici della sindrome

E’ scorretto dire che le persone Down sono portatrici della sindrome perché essa è una caratteristica intrinseca della persona.

La persona è un individuo, non è la disabilità

L’opuscolo specifica che prima di tutto vengono le persone e che, quindi, è giusto citare la disabilità solo in un secondo tempo, se necessario.

Le persone con sindrome di Down hanno un’opinione

Non dobbiamo pensare che le persone con Sindrome di Down non abbiano un proprio pensiero e proprie opinioni sul mondo e su ciò che le circonda. Sono perfettamente in grado di esprimersi su qualunque questione e non c’è motivo di escluderle.

Le persone Down vanno trattate alla pari

Sebbene avere una disabilità comporti delle limitazioni, questo non significa che le persone disabili non si divertano, non possano studiare, uscire e fare una vita come tutti gli altri. Vanno quindi trattate alla pari, e non come esseri sfortunati.

Da vicino, nessuno è normale

Nel mondo non esiste la normalità, semmai ci sono maggioranze e minoranze, ma chi lo dice che le prime siano più normali delle seconde? E che significa poi normalità? Siamo tutti esseri umani di uguale valore, con caratteristiche diverse.

Ognuno ha un diritto costituzionale all’inclusione e alla cittadinanza

Il Movimento Down nasce in Brasile e sottolinea che nel paese, nel 2008, è stata approvata la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità come norma costituzionale, e che “spetta allo Stato e alla società cercare modi per garantire i diritti di tutte le persone con disabilità a parità di condizioni con gli altri“. Deve solo essere più diffuso.

L’uso della terminologia corretta è importante

Infine l’opuscolo sottolinea che le parole sono importanti. Utilizzarle correttamente è fondamentale per superare e contrastare pregiudizi, stereotipi, disuguaglianze. Usiamole bene!

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FONTI: Movimento Down

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