Sta tornando la mucca pazza? Cosa sappiamo e i sintomi dell’encefalopatia spongiforme bovina

Tre morti sospette dall'inizio dell'anno, tutte concentrate nella provincia di Grosseto: dopo le smentite, i nuovi esami portano avanti l'ipotesi che potrebbe effettivamente trattarsi del ritorno del morbo della "mucca pazza"

Un uomo di 61 anni sarebbe morto in conseguenza della malattia di Creutzfeldt-Jakob (MCJ), associata anche al morbo della mucca pazza. È quanto emerge dall’autopsia effettuata dagli esperti dell’Ospedale Luca Spallanzani di Roma sul corpo dell’uomo, originario di Grosseto.

La vicenda ha avuto inizio lo scorso 8 maggio, quando l’uomo è morto in circostanze non del tutto chiarite a seguito di una malattia misteriosa. Nella prima metà dell’anno, come riportato da fonti locali, si sono verificati altri due decessi in circostanze simili – sempre nella Maremma grossetana: vittime un uomo di 60 anni e un anziano di 72.

I tre casi non apparivano collegati se non che per la provenienza geografica delle vittime. I primi esami sui tre corpi hanno confermato la malattia di Creutzfeldt-Jakob come causa dei decessi, ma hanno escluso che potesse trattarsi della variante connessa al morbo della mucca pazza: si sarebbe trattato della forma più comune della malattia, le cui cause sono ancora sconosciute, che colpisce uomini fra i 40 e i 70 anni.

Gli esami clinici effettuati dal team dello Spallanzani ribaltano questa ipotesi. Come riposta il quotidiano La Repubblica, il decesso del 61enne di Grosseto è effettivamente legato alla variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob definita della “mucca pazza”.

Attualmente, non esiste ancora una cura per questa malattia che, nella maggioranza dei casi (85%), porta alla morte nei primi due anni dal contagio; solo il 15% dei contagiati sopravvive più di due anni alla malattia. Fra i sintomi più comuni della MJC si menzionano demenza, convulsioni, perdita di memoria e allucinazioni.

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