Quanto stai invecchiando? Puoi scoprirlo con queste due analisi del sangue che devi sempre fare ad inizio anno

Ci sono due analisi del sangue che ci forniscono indicazioni utili sulla nostra età biologica, si tratta di controllare i valori della Proteina C Reattiva e dell'Omocisteina. Il dottor Pier Luigi Rossi ci ricorda quanto è importante seguire sempre un'alimentazione sana, anche per tenere ai giusti livelli questi due biomarcatori

Controllare regolamente la propria salute, anche attraverso analisi del sangue, viene sempre consigliato dai medici, almeno una volta l’anno o secondo specifiche esigenze.

Quello che forse non sapete è che ci sono due specifiche analisi del sangue che andrebbero fatte per iniziare l’anno in salute, tenendo sotto controllo il fisiologico processo di invecchiamento a cui tutti siamo soggetti, anche se in maniera diversa.

A rivelare quali sono queste due analisi del sangue da fare quanto prima è Pier Luigi Rossi, medico e specialista in Scienza della Alimentazione, che tratta questo argomento in un interessante post su Facebook.

La prima cosa che sottolinea il dottor Rossi è già nel titolo del post: “la senescenza è un processo infiammatorio, il processo di invecchiamento è soggettivo e può iniziare ad ogni età“.

Ma a quali valori dobbiamo fare attenzione per tenere a bada l’invecchiamento? Si tratta del biomarcatore PCR (Proteina C Reattiva) e dell’Omocisteina, i cui valori vanno sempre valutati con l’aiuto del proprio medico che conosce la vostra situazione specifica (anche se ovviamente esiste un range di valori standard massimi e minimi da considerare).

Come scrive il dottor Rossi:

Due sono le analisi del sangue che consiglio di eseguire per verificare il personale stato di salute: Proteina C Reattiva/ Omocisteina. Forniscono indicazione della propria età biologica.

Proteina C Reattiva (PCR) e Omocisteina

Il dottore prova a spiegare in termini comprensibili a tutti cos’è la proteina C Reattiva. Si tratta di:

Una proteina prodotta dal fegato quando viene esposto a citochine (proteine infiammatorie) prodotte dagli adipociti ipertrofici, ipossici, senescenti, presenti nel grasso corporeo. Il nostro tessuto adiposo, in particolare localizzato nell’addome e nella cavità viscerale, è una delle cause principale di invecchiamento, ad ogni età. La senescenza è causata da processo infiammatorio, legato ad una errata alimentazione. I valori della proteina c reattiva sono riportati nella tabella allegata a questo testo. Per ridurre il valore della proteina c reattiva occorre ridurre la massa adiposa addominale e viscerale, con adeguata alimentazione. Fino a quando il suo valore è elevato vuol dire che stiamo mangiando male.

Il dottor Rossi quindi ci ricorda quanto è importante seguire sempre un’alimentazione sana, cosa che poi inevitabilmente avrà ripercussioni positive sulle nostre analisi del sangue.

Cosa si intende invece per omocisteina?

L’omocisteina è un amminoacido solforato, derivato da un altro amminoacido: metionina. Quando un corpo umano è carente di molecole, gruppi metilici -CH3, di acido folico, vitamina B12, vitamina 6, betaina (nutrienti alimentari) ha valori elevati di omocisteina. Questa aggradisce le pareti delle arterie, i neuroni cerebrali, che degenerano. Valori elevati di omocisteina esprimono anche lo stato del DNA delle nostre cellule (metilazione del DNA), condizione da evitare perché può essere un fattore di rischio di tumore.

Anche in questo caso abbiamo uno strumento potente per tenere nei valori giusti l’omocisteina e si tratta ancora una volta di ciò che scegliamo di portare in tavola:

Per tenere basso il valore della omocisteina occorre mangiare buone dosi di vegetali, in particolare verdura a foglie verdi crude, con alto contenuto di acido folico, donatore di gruppi metilici. Il gruppo metile si unisce alla omocisteina che così si trasforma in metionina (amminoacido).

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Fonte: Dottor Pier Luigi Rossi Facebook

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