Un doppio trapianto di fegato, da un unico donatore. Per la prima volta al mondo l'eccezionale operazione eseguita al Bambin Gesù

Un doppio trapianto di fegato, da un unico donatore. È stato possibile combinando l’uso di un particolare macchinario, la macchina di perfusione epatica, con una tecnica che permette di dividere un fegato in due parti da trapiantare in pazienti diversi.
Si tratta del primo caso al mondo riportato nella letteratura scientifica in cui questa apparecchiatura è stata utilizzata in combinazione con la tecnica dello split liver. Il lavoro dei chirurghi del Bambino Gesù è stato pubblicato sulla rivista scientifica Liver Transplantation.
“Nei bambini può essere trapiantato un fegato intero, prelevato da un donatore pediatrico, oppure solo una porzione del fegato di un donatore adulto in morte cerebrale. In questo caso si parla di “tecnica split”. Il fegato viene infatti diviso in due parti, di cui la più piccola viene trapiantata a un bambino e l’altra a un ragazzo o un adulto”, si legge in una nota del nosocomio.
I chirurghi del Bambino Gesù hanno utilizzato la macchina di perfusione per dividere in Ospedale un fegato prelevato fuori Italia, dove non avrebbero potuto effettuare lo split, e realizzare così due trapianti contemporanei. Senza l’apporto del macchinario, visti i tempi di ischemia molto lunghi, ci sarebbero stati maggiori rischi di malfunzionamento degli organi trapiantati. In uno dei due riceventi, il fegato è stato trapiantato dopo 16 ore di conservazione, quando normalmente il tempo massimo è di 8-10 ore.
Fonte: Bambin Gesù