Gli effetti del particolato (PM2.5) e delle polveri sottili nel tuo corpo

Particolato, conosciuto anche come PM (Particulate matter). Minuscole particelle che inaliamo dall'aria inquinata delle nostre città. Ma cosa accade al nostro corpo quando respiriamo le cosiddette polveri sottili, in particolare il PM2.5?

Particolato, conosciuto anche come PM (Particulate matter). Minuscole particelle che inaliamo dall’aria inquinata delle nostre città. Ma cosa accade al nostro corpo quando respiriamo le cosiddette polveri sottili, in particolare il PM2.5?

Il particolato è uno dei più temibili inquinanti ed è formato da particelle solide e liquide il cui diametro diametro va da pochi nanometri fino ai 500 µm e oltre (cioè da miliardesimi di metro a mezzo millimetro). Nel caso del PM2.5, ad esempio, le particelle hanno un diametro di 2,5 μm.

Sempre più ricercatori hanno cominciato a prestare attenzione al legame tra le malattie respiratorie e l’inquinamento atmosferico, alla luce degli elevati livelli di smog registrati in Cina.

Purtroppo, il PM con un diametro di 1 μm o inferiore, può rimanere nell’atmosfera per diverse settimane e, di conseguenza, può essere liberamente trasportato dalle correnti d’aria. Ci sono due modi per generare emissioni PM. Il primo è rilasciare direttamente le particelle nell’atmosfera, il secondo è liberare i suoi precursori, come anidride solforosa, ammoniaca, vari ossidi di azoto e altri elementi che si combinano nell’atmosfera. Questi elementi provengono dai combustibili fossili liquidi e solidi, come motori diesel, carbone, lignite.

Effetti del PM2.5 sul nostro corpo

Gli effetti che le particelle PM2.5 hanno sul sistema respiratorio umano sono ben documentati. Anche se la gravità dei rischi sanitari di solito dipende dall’esposizione, i ricercatori hanno scoperto che sia il PM10 che il PM2.5 possono causare cancro ai polmoni e varie malattie cardiovascolari e respiratorie.

I gruppi più vulnerabili sono le persone con malattie cardiache o polmonari preesistenti, bambini e anziani.

pm2.5 grafico

A destare preoccupazione è anche il fatto che non vi siano prove per indicare l’esistenza di un livello sicuro di esposizione. I ricercatori hanno stimato che, a livello globale, circa il 5% del numero di morti per cancro al polmone è attribuito al PM. Inoltre, uno studio dell’Organizzazione mondiale della sanità ha dimostrato che l’esposizione a PM2.5 riduce l’aspettativa di vita della popolazione europea di 8,6 mesi in media.

Come fare a capire se le malattie contratte dipendono dall’esposizione alle polveri sottili?

È possibile ipotizzarlo analizzando i sintomi. Sia chi soffre di malattie cardiache e polmonari sia i soggetti sani possono avvertire rigidità al torace, mancanza di respiro, irritazione degli occhi, al naso e alla gola. Nel tempo, questi possono portare a complicazioni sanitarie che possono evolvere in problemi più gravi. Inoltre, bisogna tenere presente che i bambini, le persone anziane e le donne in gravidanza sono molto più vulnerabili a questo tipo di inquinamento e dovrebbero prendere ulteriori precauzioni, evitando zone particolarmente o indossando indumenti protettivi o mascherine.

Come fare per ridurre il particolato nel mondo?

Le emissioni di particolato possono essere ridotte utilizzando le tecnologie attuali ma è necessario che lo sforzo sia globale. Il fatto che il PM2.5 possa viaggiare attraverso la nostra atmosfera significa che se un paese dovesse ignorare le misure adottate da altri stati, potrebbe comunque subire gli effetti di quelli prodotti nei paesi vicini.

mappa pm2.5

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Anche se la soluzione sarebbe l’applicazione di regole uniche a livello mondiale, nel nostro piccolo possiamo contribuire a ridurre la produzione di polveri sottili, partendo ad esempio dalla scelta della mobilità sostenibile, della bici o dei mezzi pubblici per gli spostamenti, per i cibi a km 0 e delle energie rinnovaibili.

Francesca Mancuso

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