Mononucleosi: sintomi, cura e tutto quello che c’è da sapere sulla malattia del bacio

Mononucleosi: cos'è la malattia del bacio, quali sono i sintomi, come si presenta e come si cura

Mononucleosi: scopriamo cos’è e cosa fare se ne siamo colpiti. Anche nota come “malattia del bacio”, la mononucleosi è molto comune soprattutto tra i giovani, perché ha un modalità di trasmissione particolare: si contrae, infatti, attraverso lo scambio di saliva infetta. Ma quali sono i sintomi? E come intervenire?

Tranne in rarissime eccezioni, non è una malattia pericolosa (nemmeno se contratta in gravidanza) e si risolve in una decina di giorni. La sua trasmissione può essere differente a seconda che il contatto sia diretto (bacio) o indiretto (uso di oggetti contaminati).

Mononucleosi, cos’è la malattia del bacio

La mononucleosi è una malattia che colpisce l’organismo in seguito alla trasmissione del virus di Epstein-Barr (EBV), scientificamente noto come Human herpesvirus 4 (HHV-4), un virus a DNA appartenente alla famiglia degli herpesvirus. È una malattia contagiosa, acuta e infettiva che colpisce principalmente i giovani e gli adolescenti, ma può infettare chiunque.

La mononucleosi porta anche il nome di malattia del bacio perché il contagio avviene sostanzialmente con lo scambio di saliva, ma questo stesso scambio può avvenire anche con la condivisione di oggetti come spazzolini, bicchieri o posate.

È per questo che, nel caso della mononucleosi infettiva, ci sono due diverse modalità di infezione: il contagio diretto, quello che interessa il contatto diretto con il virus (bacio, trasfusioni di sangue o un rapporto sessuale non protetto); e il contagio indiretto, quando avviene attraverso oggetti contaminati, come posate, spazzolini, e bicchieri infetti.

I sintomi della mononucleosi

Spesso la malattia del bacio è asintomatica. Anzi, la maggior parte delle persone colpite dalla mononucleosi infettiva non ha mai avuto segni evidenti di infezione, sviluppando nel contempo degli anticorpi specifici e rimanendo sostanzialmente immuni da ulteriori attacchi. È un fatto, quindi, che la mononucleosi dia segni della sua esistenza solo nei soggetti particolarmente debilitati e immunodepressi.

In questi casi, i sintomi della mononucleosi sono:

  • linfoadenopatia (ghiandole del collo particolarmente gonfie),
  • febbre,
  • ingrossamento della milza (detto anche splenomegalia),
  • rush cutaneo,
  • faringite,
  • ittero e, in molti casi, anche mal di gola, mal di testa, sudorazioni intense specialmente di notte, spossatezza e perdita di peso.

Dal momento che il quadro clinico di una persona affetta da mononucleosi è molto simile a quello di una persona affetta da faringite o sindrome influenzale, l’unica modalità sicura per stabilire la presenza della malattia del bacio è quella di fare delle analisi del sangue specifiche e, se è il caso, anche tramite specifici esami immunologici.

Mononucleosi, la cura

Nella maggior parte dei casi, la malattia si risolve con poco e in poco più di una settimana. Ciò che raccomandano i medici è in ogni caso tanto riposo al caldo e la sospensione di qualsiasi attività fisica pesante. A seconda dei casi, il medico stabilirà la cura più adatta, che può prevedere l’uso di farmaci antinfiammatori e analgesici (acetaminofene, ibuprofene); di FANS (farmaci anti infiammatori non steroidei); e di antipiretici, escluso l’acido acetilsalicilico. Gli antibiotici sono generalmente sconsigliati.
In ogni caso resta ferma la necessità di una alimentazione equilibrata ricca di frutta e verdure e di una buona idratazione.

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