Nuovo studio rivela come il metabolismo cambi con l’età (ma non nel modo in cui si pensava)

Secondo questo nuovo studio, il periodo di massiva efficienza del metabolismo dura molto più a lungo di quanto ci si aspetterebbe

Il metabolismo dipende dall’età, ma non nel modo in cui pensiamo: il periodo di massima efficienza dura molto più a lungo di quanto ci si aspetterebbe, secondo questo nuovo studio.

Molti di noi ricordano un momento della vita in cui potevano mangiare tutto ciò che volevano senza preoccuparsi di prendere peso. Ora un nuovo studio suggerisce che il metabolismo umano, ovvero la velocità con cui il nostro corpo riesce a bruciare le calorie assunte con il cibo, raggiunge la sua massima efficienza molto prima di quanto ci si aspetterebbe – ma per fortuna inizia il suo inevitabile declino più tardi di quanto si possa pensare.

Già diversi studi pregressi hanno misurato quanta energia il corpo ‘brucia’ nell’espletamento delle funzioni vitali – respirare, digerire, pompare il sangue negli organi e nei muscoli – ed è emerso che tali funzioni bruciano dal 50% al 70% delle calorie consumate ogni giorno. Le attività alle quali ci dedichiamo – quelle più intense, come correre o nuotare, ma anche quelle più ‘sedentarie’, come leggere, pensare o usare il cellulare – bruciano ulteriori calorie.

Quattro ricercatori del Pennington Biomedical Research Center hanno analizzato le calorie medie bruciate da più di 6.600 persone provenienti da 29 paesi diversi durante varie fasi della loro vita per vedere come il metabolismo cambia la sua efficacia nel corso del tempo. L’età dei partecipanti variava da una settimana a 95 anni. Per conteggiare il totale delle energie consumate durante il giorno, i ricercatori hanno effettuato un particolare test sulle urine dei volontari chiamato Acqua doppiamente marcata (in inglese Doubly labeled water): il volontario beve acqua in cui idrogeno ed ossigeno nelle molecole sono stati sostituiti con la loro forma ‘pesante’; successivamente viene misurata la velocità con cui queste vengono espulse dall’organismo.

Alcuni pensano che il metabolismo raggiunga la sua massima efficacia nel bruciare calorie in adolescenti e giovani, e invece è emerso che i neonati hanno il metabolismo più efficiente: i bambini di un anno, infatti, bruciano calorie il 50% più velocemente degli adulti – e non perché triplicano il loro peso nel primo anno di vita.

Certamente i bambini crescono velocemente, e questo ha un effetto importante sul loro metabolismo, tuttavia il loro dispendio di energia tende ad essere più alto di quello che ci si aspetterebbe viste le dimensioni contenute del loro corpo. Questa scoperta spiegherebbe perché i bambini che non assumono sufficienti quantità di cibo nelle prime fasi di vita hanno meno probabilità di sopravvivere e di crescere come adulti sani.

Sorprendentemente, lo sprint della crescita che si verifica durante l’adolescenza non genera un aumento nel fabbisogno giornaliero di calorie, secondo i risultati delle analisi sulle urine dei partecipanti più giovani. Inoltre, il metabolismo risulta maggiormente efficace nell’età compresa fra i 20 e i 50 anni (e il fabbisogno calorico non aumenta in caso di gravidanza).

I risultati suggeriscono che il nostro metabolismo inizia a declinare solo dopo i 60 anni e che il rallentamento è graduale – solo 0,7% all’anno. La causa di questo minore fabbisogno calorico risiede nella perdita di massa muscolare che si verifica con l’avanzare dell’età, visto che i muscoli bruciano più calorie che grassi

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Fonte: Louisiana State University

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