Mascherine fai da te: sì, ma a queste condizioni (e non per impedire il contagio)

In stoffa o carta da forno, ormai è boom di mascherine fai da te, ma sono davvero utili?

In stoffa o carta da forno, ormai è boom di mascherine fai da te, ma sono davvero utili?

Dopo il video del medico che insegna a farle con la carta da forno e i diversi sarti e stilisti che le stanno confezionando per regalarle soprattutto agli anziani, è boom di mascherine fai-da-te, ma funzionano davvero? Certo è che in questo momento non si trovano più quelle classiche chirurgiche (tutti sono corsi a comprarle con l’effetto drammatico di una cronica carenza dei dispositivi che servirebbero piuttosto alle categorie professionali e ai pazienti immunodepressi) e, sembra assurdo, in giro ormai si vede solo gente con mezzo viso coperto in qualche modo. Ma quanto è utile?

Ebbene, coprirsi la bocca è utile nella misura in cui si evita che la maggior parte delle goccioline più macroscopiche della saliva si spargano intorno (ma anche questo è assolutamente relativo, soprattutto se si usa la stoffa) e possono essere considerate un deterrente per la persona che la indossa: con una mascherina, infatti, non ci si porta le mani alla bocca, non ci si sfrega il naso e nemmeno gli occhi.

Detto ciò, rimane il fatto che ad essere efficaci rimangono esclusivamente le mascherine certificate che rispettano le normative, tutto ciò che viene dal fai-da-te deve essere preso con cautela perché potrebbe essere controproducente: così coperta, una persona potrebbe sentirsi sicura di andarsene in giro senza considerare il reale pericolo di una misura che non è per niente nella norma.

È il caso del tutorial in cui Barbara Palombelli, a Stasera Italia su Rete4, ha spiegato come realizzare in casa una mascherina con la carta da forno, sulla scia di quanto mostrato precedentemente dal professore Francesco Garbagnati, oncologo dell’Istituto nazionale tumori di Milano.

Dal momento che la carta forno è un materiale idrorepellente, si potrebbe pensare sia utile crearla a casa, ma non è esattamente così. Se la si fa, bisogna tenere bene a mente una cosa: una mascherina di questo tipo non funziona e soprattutto non isola. Il rischio è quello di indossarla e sentirsi così sufficientemente protetti, tanto da contravvenire al fondamentale rispetto della distanza di sicurezza.

Lascia anche il tempo che trova l’idea che sta circolando sul web di una mascherina fatta con la coppa di un reggiseno (o qualsiasi altro tipo di tessuto), attaccata a un elastico.

Rimane assolutamente improbabile che un reggiseno abbia le stesse qualità protettive di una maschera chirurgica, così quella fatta con la carta forno. Gli esperti continuano a sottolineare che le maschere di qualsiasi tipo non impediranno necessariamente che ci si prenda il virus.

Il boom delle sartorie

Moltissimi sono i sarti e gli stilisti che stanno producendo mascherine in tessuto per regalarle a chi più ne ha bisogno: dalla sarta di Gallipoli, che ne ha prodotte a centinaia in pelle d’uovo alla sartoria di Treviso, che ha autoprodotto quasi 200 mascherine con gli avanzi di tessuto, ovunque e in pochissime ore vanno a ruba anche quelle.

Ma lo ribadiamo! Una maschera fai-da-te o quelle di qualunque tipo si trovino in commercio che non siano fatte secondo normativa, non garantiscono la caratteristica di ermetismo che impedisce al droplet (le minuscole goccioline di pochi micron espulse quando si parla, tossisce o starnutisce) di passare, perché non aderiscono in modo corretto al volto.

Se si fa in casa una mascherina, ricordatevi queste condizioni

  • quella in stoffa va realizzata con un tessuto che è possibile lavatre a 90 gradi
  • quella in carta forno gettata una volta usata
  • non protegge dalla trasmissione del virus
  • può essere utile per non toccarsi la bocca
  • può essere utile per non disperdere la stragrande maggioranza delle goccioline più macroscopiche (ma non basta)

Detto ciò, l’Oms sottolinea che se si è in buona salute si deve indossare una maschera solo se ci si sta prendendo cura di una persona con sospetta infezione 2019-nCoV e che sono efficaci solo se utilizzate in combinazione con una frequente pulizia delle mani. Qui tutti i consigli dell’Orgnanizzazione mondiale della Sanità.

Quindi un po’ di buon senso: le mascherine specifiche non sono necessarie alla popolazione generale e vengono riservate al personale sanitario e a chi è immunodepresso.

Qui tutte le mascherine che sono davvero efficaci.

Se, però, volete evitare di toccarvi naso e bocca, allora basta anche una mascherina fai da te, con le dovute cautele e rispettando le altre norme!

Fonti: Mediaset Play / WHO

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