Mal di schiena: scoperto l’effetto collaterale a lungo termine dei farmaci antinfiammatori per alleviare il dolore

Una recente ricerca ha individuato come l’uso di farmaci antinfiammatori e steroidei può alleviare il dolore ma, al tempo stesso, aumentano il rischio di sviluppare dolore cronico in futuro.

L’uso di farmaci antinfiammatori e steroidi per alleviare il dolore da mal di schiena e non solo potrebbe aumentare le possibilità di sviluppare, invece, dolore cronico.

Questo è il risultato di una nuova ricerca, che mette in discussione le pratiche convenzionali utilizzate per alleviare il dolore.

Il normale recupero da una lesione dolorosa comporta l’infiammazione, e il blocco dell’infiammazione con i farmaci potrebbe portare a un dolore più difficile da trattare.

Lo studio

Nello studio pubblicato su Science Translational Medicine, i ricercatori hanno esaminato i meccanismi del dolore e hanno scoperto che i neutrofili, un tipo di globuli bianchi che aiutano il corpo a combattere le infezioni, svolgono un ruolo chiave nella risoluzione dell’infiammazione.

Infatti, secondo il team di ricerca:

I neutrofili dominano le prime fasi dell’infiammazione e preparano le basi per la riparazione del danno tissutale. L’infiammazione si verifica per una ragione e sembra che sia pericoloso interferire con essa.

Questi risultati sono supportati anche da un’analisi separata di 500.000 persone nel Regno Unito, che ha mostrato che coloro che assumevano farmaci antinfiammatori per trattare il dolore avevano maggiori probabilità di soffrire di dolore cronico da due a dieci anni dopo, un effetto non riscontrato nelle persone che assumevano paracetamolo o antidepressivi.

Quindi, questi risultati suggeriscono che potrebbe essere il momento di riconsiderare il modo in cui trattiamo il dolore acuto poiché, fortunatamente, questo può essere alleviato in altri modi che non implicano l’interferenza con l’infiammazione.

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Fonte: Science Translational Medicine

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