Sintomi glaucoma: questi sono i due segnali preoccupanti che potresti sottovalutare

In occasione della settimana mondiale per il glaucoma, conosciamo meglio questa malattia e i sintomi a cui fare attenzione

Dallo scorso 6 marzo e fino al 12 si svolgerà la settimana mondiale per il glaucoma – una malattia che, se non curata adeguatamente, provoca la perdita totale della vista. In occasione di questa settimana l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB) ha creato una campagna di sensibilizzazione e di screening, con 90 iniziative distribuite sul territorio italiano.

Il simbolo dell’iniziativa è un uovo al tegamino che si è ormai bruciato sui bordi – segnale del fatto che sia stato dimenticato sul fuoco per troppo tempo e che ora sia solo da buttare: il tuorlo e l’albume rappresentano chiaramente la pupilla e l’iride del nostro occhio; l’uovo viene progressivamente “bruciato”, proprio come accade alla nostra vista, senza che la persona se ne accorga – se non quando è ormai troppo tardi per intervenire.

Almeno 1 milione e 200mila persone in Italia sono a rischio glaucoma ma solo la metà lo sa – spiega Mario Barbuto, presidente di IAPB Italia Onlus. – Il glaucoma è una malattia che fa perdere la vista ma può essere curato, nella maggior parte dei casi, con un semplice collirio. Per questo è essenziale farsi visitare regolarmente da un medico oculista per diagnosticare tempestivamente la malattia.

Il glaucoma: una malattia insidiosa

Il glaucoma è una malattia cronica degenerativa che colpisce il nervo ottico; generalmente sono entrambi gli occhi ad essere colpiti contemporaneamente dalla malattia. Il disturbo è provocato da un aumento della pressione interna dell’occhio che, con il tempo, provoca danni irreparabili alla vista – come la riduzione del campo visivo (la restrizione della visuale, ovvero dello spazio che l’occhio riesce a percepire senza muovere la testa) e l’alterazione della “testa” del nervo ottico.

Una semplice visita oculistica è sufficiente per la diagnosi del glaucoma in fase iniziale e, quindi, non ancora grave. Se la malattia si è già manifestata, purtroppo, non resta più nulla da fare per contrastarla. Ecco perché la prevenzione e gli screening periodici sono così importanti: dopo i quarant’anni è bene sottoporsi a controlli frequenti per controllare se non il nervo ottico non si sia infiammato in maniera irreparabile.

Durante la visita, lo specialista controllerà i valori di alcuni parametri che indicano lo stato di salute dell’occhio: in primis la pressione intraoculare, spia di un eventuale glaucoma se troppo elevata; il campo visivo, che permette di identificare precocemente i danni provocati dal glaucoma; infine il disco ottico. Tali parametri sono valutabili attraverso esami strumentali semplici e non invasivi, ma che possono fare una grande differenza in termini di salute dell’occhio e della persona.

I sintomi da non sottovalutare

Come abbiamo detto, il glaucoma è una malattia subdola e priva di sintomi, che si manifesta solo quando è ormai tardi per contrastarla e la degenerazione dell’occhio è già ad uno stadio avanzato. Esistono tuttavia dei “segnali” a cui poter fare caso nella fase di prevenzione, soprattutto se siamo in presenza di un glaucoma acuto. Se percepiamo improvviso dolore ai bulbi oculari o arrossamento congiuntivale rivolgiamoci subito al nostro medico curante o all’oculista, che saprà consigliarci i passi da fare per lo screening di questa malattia.

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Fonte: IAPB Italia

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