Dal Vicks al Ginko Bilboa, la lista aggiornata dei farmaci che fanno più male che bene

Nella lista aggiornata 12 nuovi farmaci: sciroppi per la tosse, spray per il mal di gola, farmaci a base di Ginkgo biloba e argilla.

La Ong francese Prescrire ha aggiornato la lista dei farmaci che, secondo le sue valutazioni, sarebbe meglio non assumere poiché presentano più rischi che benefici.

Da otto anni la Ong esamina in modo rigoroso l’efficacia e gli effetti collaterali dei medicinali autorizzati alla vendita nell’Unione europea e aggiorna l’elenco dei farmaci che non andrebbero somministrati.

Per stilare la lista, Prescrire si avvale della collaborazione di professionisti in campo medico e non così da fornire ai pazienti informazioni chiare, concise, affidabili e indipendenti relative all’efficacia dei farmaci e dei loro effetti avversi e soprattutto all’equilibrio tra rischi e benefici di ogni medicinale, poiché alcuni di essi risultano più pericolosi che utili.

La lista per il 2020 comprende ben 105 specialità medicinali, 12 in più rispetto all’anno precedente, e include farmaci prescritti per le patologie più disparate, da quelle oncologiche a quelle dermatologiche.
Tutti i medicinali inseriti nell’elenco presentano eccessivi effetti avversi rispetto all’efficacia, spesso considerata pari al placebo.

L’elenco include farmaci di uso comune come alcuni sciroppi per la tosse: lo sciroppo per bambini Clarix e lo sciroppo Vicks 0,15% gli adulti, a base di pentossivina, sono tra i nuovi farmaci inseriti nell’elenco poiché il principio attivo espone a disturbi cardiaci e a gravi reazioni allergiche.

Nella lista nera anche il tixocortol, un corticosteroide, e l’enzima l’alfa-amilasi, entrambi usati nei farmaci per il mal di gola. Questi principi attivi sono responsabile di reazioni allergiche anche gravi e la somministrazione di alfa amilasi ha portato anche alla morte di un paziente nel 2017.

Nel nuovo elenco sono stati inclusi anche alcuni farmaci formulati a partire da estratti naturali come i cerotti alla capsaicina estratta dai peperoncini e usata nel trattamento del dolore neuropatico, che ha dimostrato di essere poco più efficace del placebo ma di provocare irritazioni e forti ustioni.

Un altro farmaco a base di composti naturali inserito nella lista aggiornata è il Tanakan, un medicinale generico sotto forma di compresse che contengono estratti di Ginkgo biloba. Il farmaco è prescritto per la prevenzione del declino cognitivo dovuto all’età ma comporta un rischio di emorragie, disturbi digestivi e convulsioni che non ne giustificano l’uso.
Il Ginkgo biloba è anche inserito nella preparazione Ginkor forte, prescritta nell’insufficienza venosa senza che vi sia un’evidenza relativa alla sua efficacia.

Secondo il rapporto aggiornato di Prescrire, andrebbero evitati anche i farmaci che contengono argilla, usati per disturbi intestinali e diarrea, poiché l’argilla usata nei medicinali è spesso contaminata da piombo.

I medicinali presenti nell’elenco sono spesso causa di effetti avversi gravi, ricoveri e in alcuni casi di morte, ma nonostante questo continuano ad essere venduti.

Gli autori della lista si augurano che tali medicinali vengano ritirati dal commercio e, nell’attesa, consigliano di non assumere nessuno dei 105 farmaci in elenco, a scopo preventivo.

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