Coronavirus in Cina: consumo di serpenti e zuppa di pipistrello tra le cause di trasmissione

L'infezione da coronavirus potrebbe aver avuto origine da pipistrelli e serpenti, normalmente consumati in Cina, dove sono considerati cibi prelibati

La diffusione del mortale Coronavirus potrebbe dipendere dal consumo di carne di serpente e di zuppe di pipistrello.

Per quanto a noi possa sembrare raccapricciante, si tratta di piatti considerati prelibati in Cina, che però potrebbero essere la principale causa dell’epidemia.

Il Coronavirus, o 2019-nCoV, si trasmette attraverso l’aria e infetta principalmente il tratto respiratorio e gastrointestinale di mammiferi e uccelli causando una malattia denominata MERS, sindrome respiratoria mediorientale da coronavirus.

La malattia è stata segnalata per la prima volta alla fine dello scorso anno a Wuhan, una delle principali città della Cina centrale, e da allora si sta rapidamente diffondendo anche fuori dal paese, in Giappone, Corea e Stati Uniti. Fino a oggi si stima siano state contagiate circa 400 persone, ma il bilancio potrebbe essere superiore: 9 sono purtroppo morte.

Poiché non esiste un trattamento efficace contro il virus, i ricercatori stanno lavorando per capire cosa abbia scatenato l’epidemia, così da cercare di prevenire e curare l’infezione.

La MERS, così come la SARS – la sindrome respiratoria acuta grave che uccise quasi 800 persone 17 anni fa – è classificata come malattia virale zoonotica: i primi pazienti infettati sono stati contagiati direttamente dagli animali.  Una volta avvenuto il contagio dall’animale all’uomo, la malattia può trasmettersi da uomo a uomo.

Nel caso di questo focolaio, la maggior parte dei pazienti ricoverati inizialmente lavorava o frequentava i mercati umidi, dove si vendono frutti di mare e dove si macellano sul posto diversi animali, anche selvatici.

Dato che gli animali acquatici non vengono infettati dal virus, è plausibile che il contagio sia avvenuto consumando altri animali venduti nei mercati umidi.

Poiché il mercato di Wuhan è stato chiuso e disinfettato, sarà difficile rintracciare l’animale responsabile dell’inizio dell’infezione ma analizzando il codice genetico del 2019-nCoV è emersa una similitudine con il virus della SAR che, come provato da studi passati, infetta il pipistrello. Questo suggerisce che il consumo di pipistrelli possa essere all’origine dell’infezione sull’uomo.

La zuppa di pipistrello è considerata una vera e propria prelibatezza in Cina. L’animale viene consumato intero, senza eliminare nemmeno denti e interiora: oltre ad avere per noi un aspetto disgustoso, questo piatto potrebbe aver provocato l’epidemia.

Inoltre, poiché i serpenti cacciano pipistrelli, un ulteriore rischio di contagio potrebbe derivare dal consumo di carne di serpente, in particolare di cobra, anche questa venduta nel mercato di Wuhan. Secondo uno studio appena pubblicato sul Journal of Medical Virology, il virus è in grado di mutare all’interno dei serpenti, aumentando la possibilità di contagio in specie diverse, tra cui l’uomo.

Il modo in cui il virus riesca ad adattarsi sia agli ospiti a sangue freddo che a quelli a sangue caldo rimane un mistero e sono necessarie altre analisi sul DNA degli animali selvatici e di quelli venduti al mercato per poter confermare l’origine del virus. I risultati potrebbero aiutare a sviluppare protocolli di prevenzione e trattamento.

Questa epidemia dovrebbe far riflettere sulla necessità di limitare o addirittura eliminare il consumo di animali selvatici per prevenire infezioni di questo tipo.

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