Colesterolo alto: già dai 30 anni è pericoloso per il cuore

Colesterolo alto, pericoloso fin dalla giovane età dato che aumenterebbe il rischio di sviluppare future malattie cardiache fino al 39%. A sostenerlo una nuova ricerca americana

Sappiamo che sarebbe bene controllare periodicamente il livello di colesterolo nel sangue attraverso le analisi, ma spesso si pensa che sia importante farlo solo arrivati ad una certa età, sottovalutando invece che questo marker chiave per l’eventuale sviluppo di patologie cardiovascolari, può diventare pericoloso fin da giovani.

Secondo una nuova ricerca, condotta da un team della Duke University (Stati Uniti) e pubblicata su Circulation, già dall’età di 30 anni si dovrebbe stare attenti al colesterolo in quanto livelli alti in questo periodo della vita andrebbero ad aumentare il rischio di future malattie a carico di cuore e circolazione. In particolare livelli fuori norma di grasso nel sangue nella fascia d’età che va dai 35 ai 55, secondo i risultati dello studio, aumenterebbe il rischio di future malattie cardiache fino al 39% ogni 10 anni in cui il colesterolo è rimasto stabilmente alto.

“Il numero di anni con colesterolo alto può avere un effetto paragonabile al numero di anni da fumatore. Questo dimostra che quello che facciamo ai nostri vasi sanguigni nei 20, 30 e 40 anni getta le basi per malattie che si presenteranno più avanti nella nostra vita. Se aspettiamo di arrivare a 50 o 60 anni per pensare alla prevenzione delle malattie cardiovascolari il gatto sarà già fuori dal sacco” ha dichiarato Ann Marie Navar-Boggan, a capo del team di ricerca.

Presi a campione per lo studio sono stati 1478 adulti di 55 anni che avevano partecipato ad una ricerca epidemiologica effettuata fin dal 1948 in Massachiusetts. Per ognuno sono stati valutati i valori di colesterolo già monitorati nel corso degli anni precedenti più quanto si è riscontrato invece nei vent’anni successivi per capire che genere di modificazioni si erano avute e soprattutto per valutare come il livello di colesterolo avesse inciso sulle future malattie cardiovascolari comparse in età più avanzata nei partecipanti.

Si è visto così che all’età di 55 anni, il 40% circa del campione aveva già avuto colesterolo alto per almeno 10 anni e ciò corrispondeva negli anni successivi ad un rischio di ammalarsi di patologie cardiache del 16,5%, una percentuale di 4 volte più alta rispetto a chi invece aveva sempre mantenuto il colesterolo su livelli bassi.

 

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