I contagi da Coronavirus in Lombardia salgono a sei: Codogno messo in quarantena con bar, negozi, scuole e uffici pubblici chiusi

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Aggiornamento delle 19.30. I casi di contagio da Coronavirus registrati in Lombardia sono saliti a 14: altri 3 pazienti sono risultati positivi ai test, così come 8 operatori sanitari di Codogno.
Il virus si sta spostando velocemente in Nord Italia e ha già raggiunto il Veneto, dove sono stati confermati due nuovi casi: si tratta di due pensionati settantenni residenti a Vo’ Euganeo, in provincia di Padova.
I nuovi dieci contagi da Coronavirus confermati nella giornata odierna vanno a sommarsi ai sei già noti questa mattina in Lombardia, cinque in condizioni gravi.
Oltre al 38enne dipendente della società Unilever di Casalpusterlengo – il “paziente uno” – alla moglie incinta di otto mesi e a un loro amico stretto, risultano ricoverati altri tre pazienti, tutti intorno ai 40 anni, che al momento si trovano all’ospedale di Codogno.
Un’altra donna, collega del “paziente uno”, è al momento ricoverata in isolamento presso il reparto Malattie Infettive dell’Ospedale di Piacenza, a pochi chilometri da Codogno.
La donna presenta i sintomi della malattia e si è in attesa dell’esito del tampone e sono in corso accertamenti su almeno 250 persone in isolamento entrate in contatto con i pazienti risultati positivi, per verificare eventuali contagi da coronavirus.
Nel frattempo, il comune di Codogno è stato messo in quarantena: il sindaco Passerini ha già firmato l’ordinanza per la chiusura di scuole, bar, negozi e luoghi di aggregazione.
La notizia è arrivata dopo la conferenza stampa di Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, che si è tenuta poche ore fa a Milano.
Chi ha avuto contatti con le persone contagiate è invitato a sottoporsi a controlli medici: le persone che dovessero presentare sintomi non devono recarsi al pronto soccorso, ma chiamare il 118.
Ai residenti dei comuni di Codogno, Casalpusterlengo e Castiglione d’Adda è stato caldamente consigliato di rimanere a casa ed evitare di frequentare luoghi pubblici.
Le misure sono state prese per prudenza e le autorità raccomandano di non allarmarsi, ma tra gli abitanti dei paesi coinvolti la preoccupazione è tanta.
Fonti di riferimento: Piacenza Sera/Il Cittadino/Regione Lombardia/ANSA/ANSA Veneto
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