Camminare: dimentica i 10.000 passi! Non è solo il numero che conta, ma anche la velocità

Secondo una recente ricerca per avere maggiori benefici non è solo il numero dei passi che conta, ma anche la velocità di camminata. Il team di studiosi, infatti, ha rivelato che chi camminata a velocità sostenuta può riscontrare maggiori benefici per la salute

Secondo una nuova ricerca, non è solo il numero di passi che fai in un giorno che conta è anche il ritmo con cui li fai.

In quasi 80.000 adulti con tracker indossabili, i ricercatori hanno scoperto che coloro che camminavano a un ritmo più veloce mostravano anche segni di migliori risultati sulla salute.

L’obiettivo giornaliero di 10.000 passi è diventato una moda globale negli ultimi anni, ma si basa su poche prove e, soprattutto, è stato dimostrato che si tratta semplicemente di una pensata pubblicitaria. Infatti, negli anni ’60 un’azienda giapponese che vendeva contapassi ha tirato fuori il numero dal nulla per convincere le persone ad acquistare il loro prodotto.

Negli ultimi anni, gli scienziati hanno cercato di testare l’obiettivo per vedere se il popolare suggerimento fosse effettivamente all’altezza.

Alcune ricerche hanno scoperto che dopo circa 6.000 passi, i benefici per la salute della camminata quotidiana si esauriscono gradualmente. Altre ricerche, invece, suggeriscono che ogni passaggio in più conta.

Ora, però, c’è un altro fattore da considerare: la velocità.

Lo studio

In due nuovi studi su quasi 78.500 partecipanti, i ricercatori hanno mostrato l’importanza della velocità.

Coloro che camminavano regolarmente a un ritmo più veloce o con maggiore intensità durante il giorno hanno mostrato un minor rischio di demenza, nonché un minor rischio di mortalità per tutte le cause, cancro e malattie cardiovascolari rispetto a coloro che camminavano più lentamente.

I ricercatori hanno anche scoperto che il numero ottimale di intensità nel loro gruppo di partecipanti era in media di 112 passi al minuto per 30 minuti (non necessariamente consecutivi) al giorno.

I risultati provengono da due studi, ciascuno si basava su partecipanti adulti, tra i 40 e i 79 anni, ma uno si concentrava sul cancro e sulle malattie cardiovascolari, mentre l’altro si concentrava sulla demenza. Sette anni dopo, queste coorti furono nuovamente controllate.

I risultati di entrambi i documenti suggeriscono che più passi una persona compie in un giorno, meglio è per la sua salute.

Non sembra esserci un numero minimo di passi che una persona deve compiere o un ritmo minimo che occorre seguire per avere questi benefici.

Per ogni 2.000 passi, gli autori hanno riscontrato un rischio ridotto di morte prematura, arrivando fino all’11%.

Nello studio sulla demenza la dose giornaliera ottimale di camminata si attestava a circa 9.800 passi. A questa soglia il rischio di demenza sembrava dimezzato.

Anche un camminatore lento può avere questi stessi benefici, ma secondo i ricercatori chi cammina più veloce potrebbe avere più benefici per la salute.

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Fonte: JAMA Network

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