A Bologna, presso l'Istituto ortopedico Rizzoli, è stato eseguito il primo trapianto al mondo di vertebre umane su un paziente di 77 anni.

È la prima volta in tutto il mondo che viene eseguito un trapianto di vertebre umane su un paziente con tumore osseo e il primato va all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.
Le quattro vertebre utilizzate per sostituire la parte di colonna rimossa erano conservate nella Banca del Tessuto Muscolo-scheletrico dell’Emilia-Romagna.
L’intervento eseguito su un paziente di 77 anni con una grave forma di tumore osseo è stato guidato dal direttore della Chirurgia Vertebrale a indirizzo oncologico e degenerativo, Alessandro Gasbarrini, che insieme alla sua équipe, ha permesso di raggiungere un risultato storico, come ha sottolineato il presidente Stefano Bonaccini:
“Un risultato storico. Orgogliosi di avere in Emilia-Romagna strutture e professionisti capaci di realizzare interventi come questo, per un sistema sanitario pubblico che vogliamo sempre di più in grado di offrire servizi e cure di alta qualità”.
Al Rizzoli primo trapianto al mondo di vertebre umane. A realizzarlo il Dr. Alessandro Gasbarrini e l'équipe della…
Posted by IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli on Tuesday, October 15, 2019
Dopo che il tessuto muscolo-scheletrico è stato prelevato dall’équipe del Rizzoli, si è eseguito il prelievo delle vertebre da donatore cadavere, le quali sono state trattate dai tecnici della Banca e testate per garantirne l’idoneità, quindi utilizzate nell’intervento.
La colonna vertebrale del paziente è così ritornata alla conformazione naturale grazie all’impianto di un osso identico a quello rimosso, come ha spiegato il dottor Gasbarrini:
“Abbiamo ricostruito la colonna vertebrale del paziente nel modo più simile alla conformazione naturale, ripristinando un’anatomia perfetta grazie all’impianto di un osso con struttura identica a quello che abbiamo dovuto togliere a causa del tumore. Per ogni paziente dobbiamo individuare la soluzione migliore, in considerazione del percorso di cura e delle esigenze individuali. Sostituire tessuto umano con tessuto umano è in linea generale quanto c’è di meglio per l’organismo, e questo vale anche per le ossa. Non sempre è la soluzione possibile, e quindi è necessario ricorrere ad impianti di materiali artificiali.”
Un’operazione di tale portata apre nuove prospettive nel campo della chirurgia ortopedica ricostruttiva in oncologia e stando all’assessore Venturi non è un caso che il primato vada all’Emilia Romagna, regione che investe moltissimo in “tecnologia, ricerca, innovazione, risorse umane”.
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Laura De Rosa
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