Batteri super resistenti agli antibiotici: il nuovo allarme e la petizione al Ministero della Salute (VIDEO)

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La diffusione dei batteri super resistenti è legata agli allevamenti intensivi e all’utilizzo eccessivo di antibiotici da parte dei pazienti. La situazione è sempre più preoccupante dato che un nuovo report scientifico britannico sostiene che nel 2050 ci saranno 10 milioni di vittime in tutto il mondo a causa dei super batteri.

La diffusione dei batteri super resistenti è legata agli allevamenti intensivi e all’utilizzo eccessivo di antibiotici da parte dei pazienti. La situazione è sempre più preoccupante dato che un nuovo report scientifico britannico sostiene che nel 2050 ci saranno 10 milioni di vittime in tutto il mondo a causa dei super batteri.

Il problema riguarda le infezioni da parte di batteri contro cui gli antibiotici non servono a nulla. Il nuovo allarme relativo alla resistenza agli antibiotici e ai rischi per la salute dei cittadini di tutto il mondo arriva dal rapporto Review on Antimicrobial Resistance. Dal 2014 ad oggi 1 milione di persone sono già morte a causa di infezioni incurabili.

Gli esperti britannici parlano di un Medioevo per la medicina, di una nuova era in cui le infezioni comuni cominceranno ad uccidere perché gli antibiotici non avranno più effetto.

Come abbiamo fatto ad arrivare fino a questo punto? Ormai da qualche anno il problema dei batteri super resistenti viene correlato all’utilizzo eccessivo degli antibiotici non soltanto nel sistema sanitario ma anche nel settore veterinario e degli allevamenti.

Ecco che per cercare di affrontare il problema CIWF ha lanciato una petizione al Ministero della Salute per per chiedere un piano obbligatorio e trasparente per fronteggiare quella che sta diventando un’emergenza.

CIWF sottolinea che finora tutto quello che è stato fatto dal ministero fa capo all’industria della carne e i relativi dati non sono accessibili sul sito del Ministero nonostante ne abbiano fatto richiesta. Una situazione decisamente “strana” che certamente non tutela né gli animali, né i cittadini.

“Nonostante la situazione sia seria, l’Italia non è ancora dotata di un piano per il monitoraggio e la riduzione dell’uso di antibiotici negli allevamenti, dove le terribili condizioni in cui sono allevati gli animali, rendono necessario l’uso sistematico di antibiotici, anche di quelli di importanza critica per l’uomo” – ci ha spiegato CIWF Italia Onlus.

CIWF ha creato un video per diffondere tra i cittadini una maggiore consapevolezza sui rischi dell’antibiotico resistenza. Il problema dell’abuso di antibiotici negli allevamenti è molto semplice da spigare, questa è la situazione a cui ci troviamo di fronte:

“Le altissime densità a cui gli animali sono ammassati nei capannoni, le cattive condizioni ambientali e la selezione genetica, una violenza alla natura che crea animali destinati a soffrire fin dalla nascita, rendono necessario l’uso sistematico di antibiotici negli allevamenti intensivi” – ha sottolineato CIWF. Il tutto, ovviamente, in nome di un aumento della produzione della carne e del guadagno economico.

Nessun interesse commerciale dovrebbe mai avere la priorità sulla salute dei cittadini. Ecco perché è nata una petizione per chiedere al ministro della Salute Lorenzin di intervenire per gestire la situazione dell’eccessivo impiego di antibiotici negli allevamenti.

Firma qui la petizione per chiedere al ministro della Salute di creare subito un piano contro l’antibiotico-resistenza.

Marta Albè

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Life Coach, insegnante di Yoga e meditazione. Autrice del libro “La mia casa ecopulita” edito da Gribaudo - Feltrinelli editore.

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