Un gruppo di ricerca svizzero conserva campioni di feci per salvaguardare il microbiota umano

L’Università di Losanna conserva campioni di feci umane con l’obbiettivo di salvaguardare il microbiota umano: in particolare il Laboratorio di microbiologica Pascale Vonaesch è la sede del progetto ‘Microbiota Vault’ che sostiene la salute globale grazie a questo curiosa ma importantissima “banca”

In Svizzera esiste una vera e propria “banca di feci”, che ha come obbiettivo salvaguardare il microbiota umano, una vera miniera per la salute globale e la lotta alle malattie croniche. Presso il Laboratorio di microbiologica Pascale Vonaesch dell’Università di Losanna sono conservati campioni di feci umane, un patrimonio di microbiota che contiene più di 100.000 miliardi di batteri, del peso medio di 2 chili, ma anche funghi e virus non patogeni.

Microbiota Vault è un’iniziativa globale senza scopo di lucro e il suo obbiettivo è

assicurare per sempre le basi della diversità naturalmente evoluta del microbiota umano per sostenere la salute a livello globale e invertire le tendenze mondiali all’aumento delle malattie croniche

Di fatto il progetto sta costruendo un deposito di campioni biologici ben caratterizzati di microbiota umano per preservarli dall’estinzione e renderli disponibili, in collaborazione con i Paesi/gruppi partecipanti per la successiva rianimazione, isolamento e ricerca/applicazioni mediche.

Il microbiota intestinale è l’insieme delle diverse popolazioni di microbi presenti nell’intestino crasso, inclusi batteri, archaea e virus. Alcuni batteri sono benefici perché svolgono una funzione essenziale per la salute, come la produzione di vitamine, altri sono considerati probiotici quando contribuiscono a diverse funzioni importanti, come il Bifidobacterium e il Lactobacillus.

Nel microbiota, inoltre, vi sono anche piccole quantità di microbi “negativi”, perché se non sono controllati dal resto del nostro microbiota sono in grado di farci ammalare; e infine, ci sono molti microbi innocui, ossia quelli che vivono in armonia nell’ecosistema intestinale.

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Complessivamente, quindi, il microbiota intestinale è una miniera di biodiversità e quindi questa banca, lungi dall’essere solo una curiosità scientifica, può davvero costituire una via di valore inestimabile per la salvaguardia della vita umana.

Sta ora per partire uno studio pilota che testerà gli aspetti logistici e legali, quelli tecnici relativi al controllo di qualità per raccolta, conservazione, controllo di qualità (sia in termini di vitalità che di diversità) e descrizione/rianimazione dei ceppi, nonché la creazione dell’infrastruttura vera e propria del database.

Nell’ambito del progetto, definiremo procedure standard per la raccolta, la spedizione e il controllo di qualità dei campioni, nonché l’isolamento dei ceppi – scrivono i promotori dell’iniziativa – e lavoreremo anche a stretto contatto con i nostri colleghi dell’Ospedale universitario e dell’ETH di Zurigo per la bioinformatica e la biostatistica dell’analisi dei campioni e con i nostri collaboratori in Laos ed Etiopia per la costituzione di team di lavoro locali

Il Microbiota Vault sta inoltre promuovendo la coesione globale nel campo del microbioma attraverso l’organizzazione di Microbiome Network Symposia.

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Fonte: Laboratorio di microbiologica Pascale Vonaesch

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