Come superare la perdita di una persona cara

Superare la perdita di una persona cara può essere complicato e può richiedere davvero molto tempo dato che da un momento all'altro quella persona non è più accanto a noi anche se vorremmo che lo fosse.

Il Buddismo Zen fornisce alcuni suggerimenti per aiutare chi sta soffrendo a superare la perdita di una persona cara. Questa filosofia orientale insegna l’arte del distacco intesa come impermanenza.

In poche parole, non dovremmo mai dimenticare che le cose e le persone che abbiamo intorno non sono eterne e che da un attimo all’altro potrebbero non essere più accanto a noi. Assumendo questo punto di vista come proprio la considerazione della nostra esistenza cambia radicalmente.

Infatti partendo dal principio dell’impermanenza ci rendiamo conto ancora di più di quanto sia importante vivere momento per momento, cogliere l’attimo ed evitare di trascurare le persone che amiamo dato che non sappiamo fino a quando potremo abbracciarle o parlare con loro come facciamo normalmente.

Quando una persona cara muore ma anche quando un rapporto di amicizia finisce o perdiamo il lavoro ci ritroviamo a dover ricominciare a vivere. È proprio quello che dobbiamo fare: continuare a vivere e reagire senza lasciarci andare.

Essere disperati e sfogare la rabbia e la tristezza è del tutto normale, anzi, è un nostro diritto e un dovere verso noi stessi, altrimenti queste emozioni rimarrebbero intrappolate dentro di noi logorandoci.

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Secondo il Buddhismo Zen l’impermanenza è lo stato di continua mutevolezza delle cose, è il loro stato naturale. Tutto cambia momento dopo momento sotto i nostri occhi e non possiamo sapere in anticipo quando avverranno quei grandi cambiamenti che potrebbero sconvolgerci la vita.

Nei casi di profonda tristezza dobbiamo avere il coraggio di guardarci dentro, di riconoscere ed esprimere le nostre emozioni provando prima di tutto a calmare la mente. Infatti, quando la mente è agitata è impossibile vedere il fondo in un paragone con l’acqua del mare o di un lago.

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Quando ci sentiamo davvero male e soffriamo di solitudine a causa della scomparsa di una persona cara cerchiamo di chiedere aiuto. Non dobbiamo provare timore quando abbiamo la necessità di una spalla su cui piangere. Possiamo scegliere le persone di cui ci fidiamo di più per sfogarci e anche per avere a disposizione un appiglio che ci aiuterà a ricominciare tutto da capo.

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La morte di una persona cara, anche se in questo momento ci fa stare male, potrebbe rappresentare per noi una spinta per il miglioramento. A seconda della persona che abbiamo perso la sua scomparsa potrebbe significare che per noi è giunta l’ora di iniziare a cavarcela con le nostre forze.

Attraverseremo una crisi, crederemo di essere dominati da emozioni negative, proveremo malinconia, angoscia, senso di colpa, rabbia e paura ma a un certo punto, dopo aver superato il lutto, ci renderemo conto che la vita deve comunque continuare e che, ancora una volta, dobbiamo rimboccarci le maniche per rinascere e anche per dare una mano alle persone che attorno a noi stanno soffrendo a causa della stessa perdita.

La morte, come la nascita, fa parte della vita. È un evento inevitabile e forse la possiamo considerare una fase di transizione. La morte fa parte del ciclo della vita e ogni relazione che stiamo vivendo in questo momento con le altre persone prima o poi terminerà, almeno per quanto riguarda l’esistenza presente, per chi crede nella reincarnazione. Se riuscissimo a mantenere viva questa consapevolezza forse potremmo diventare più forti davanti alle più difficili sfide della vita.

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