Oggi 2 maggio si celebra la 16esima Giornata della Lentezza, una nuova occasione per mettere insieme una società più riflessiva e partecipe, in cui si sappia recuperare la gioia di vivere apprezzando ciò che si ha

©Marina Zlochin/123rf
Questi ultimi anni hanno cambiato la nostra percezione del valore del tempo. Qualche esperienza ci ha aperto gli occhi e il cuore e ci ha permesso di prendere consapevolezza che per vivere meglio, per essere più felici possiamo provare a vivere più lentamente, per uscire dalla società dell’infinita accelerazione lungo una strada del tutto gratuita, che possiamo intraprendere in qualsiasi momento: basta un primo passo.
Una società sempre più performante ed estrema esaurisce le nostre forze e non dà i risultati sperati. Dopo il Covid, sono arrivati gli orrori della guerra.
ma per fortuna ci sono cose che riescono ancora a stupirci, a meravigliarci, a riempire di gratitudine i nostri cuori.
Per apprezzarle o scoprirle, però, dobbiamo fermarci un attimo, in mezzo al nostro traffico mentale, alla nostra frenesia e assaporare un attimo di lentezza per provare a sentire il profumo del tempo fluttuante attorno a noi.
“Il 2 maggio – sostiene Bruno Contigiani, promotore de L’arte del Vivere con Lentezza – proviamo assieme a inspirare ed espirare profondamente e a mettere in atto uno dei tanti buoni propositi che abbiamo immaginato in questi tempi”.
Leggi anche: Il paradosso della Giornata della Lentezza 2020 che cade proprio il giorno in cui l’Italia inizia ad accelerare
Saper accettare quello che non riusciamo a cambiare è sempre un buon viatico per vivere. E se prima la pandemia e poi la guerra ci hanno disarmati da un lato, dall’altro ci ha costretti a fermarci, a curarci, a curare qualcuno, a prenderci cura.
Il trucco è saper attendere senza aspettative, ma con tanta fiducia.
Fonte: Vivere con Lentezza
Leggi anche: