Stoviglie di bambù vietate anche in Italia: melammina e formaldeide possono migrare negli alimenti

Il ministero della Salute segnala che piatti e bicchieri che contengono "polvere” di bambù sono illegali nel nostro Paese

È da tempo che si discute sulla sicurezza di piatti e bicchieri in bambù, soluzioni alternative alla plastica che spesso si utilizzano anche per far mangiare i bambini piccoli. Tanti paesi, tra cui Svizzera e Francia, li hanno già banditi. Sulla scia europea, inevitabilmente, la stessa decisione è stata presa anche dal nostro paese.

L’Italia ha seguito l’esempio di molti altri Paesi europei: Svizzera, Francia ma anche Austria, Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo. Con una circolare, il nostro ministero della Salute fa sapere che:

I Materiali e Oggetti destinati al Contatto con gli Alimenti (MOCA) in plastica contenenti “polvere” di bambù (bambù macinato) sono dichiarati illegali, come riportato nel documento disponibile al seguente link autorizzate dal Regolamento (UE) n. 10/2011 per l’uso come additivi nella produzione di MOCA in plastica, in quanto non è stata effettuata alcuna valutazione del rischio da parte dell’EFSA, e sono considerati non idonei al contatto con gli alimenti.

Si fa riferimento a quelle stoviglie che spesso allettano i consumatori in quanto si tratta di un’alternativa apparentemente più naturale e sostenibile rispetto alla plastica ma bisogna appunto considerare i rischi.

Come si legge nel documento del ministero della Salute:

La verità è che questi oggetti sono di plastica in cui il bambù o altre polveri o fibre vegetali vengono miscelate ad una resina, generalmente costituita da melammina e formaldeide, utilizzata per tenere insieme gli ingredienti conferendo al materiale compattezza e durezza. Pertanto la polvere di bambù o altre farina o fibre vegetali fungono semplicemente da riempitivo per dare volume al MOCA. Questi prodotti non devono essere confusi con quelli realizzati in bambù utilizzando la struttura inalterata del bambù che non è combinata con la resina.

Il problema di queste stoviglie sta nel fatto che gli studi sulla migrazione hanno dimostrato che le plastiche contenenti bambù rilasciano melamina, composto che può avere un impatto negativo sulle funzioni neurologiche, sul comportamento, sulla riproduzione e sulla crescita e che è stato anche classificato come “possibilmente cancerogeno per l’uomo”.

“La plastica si degrada e la melamina e la formaldeide possono migrare negli alimenti in quantità rischiose, che superano i limiti di sicurezza (denominati: limiti di migrazione specifici) stabiliti dal regolamento (UE) 10/2011”, spiega la Commissione Europea.

Dal 2019 e fino al 31 marzo 2021, il Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi (Rassf) ha riportato ben 65 segnalazioni di Moca in plastica contenenti bambù in cui la migrazione di melammina e formaldeide era molto al di sopra dei limiti stabiliti per legge. Un vero e proprio rischio per la salute dei consumatori.  
 
Anche un test di Altroconsumo dello scorso anno, dove erano stati analizzati 14 prodotti acquistati sia in negozio che online,  aveva confermato la presenza di formaldeide e melammina rilasciate dalle stoviglie contenenti bambù. Leggi anche: Stoviglie in bambù, per Altroconsumo non sono green, né sicure: potrebbero rilasciare formaldeide e melamina
 
 
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