Sdijuno, il segreto di lunga vita dei contadini abruzzesi

Lo sdijuno è un’antica tradizione contadina abruzzese che sembra essere un vero e proprio elisir di lunga vita.

Lo sdijuno è un’antica tradizione contadina abruzzese che sembra essere un vero e proprio elisir di lunga vita.

Di che cosa si tratta? Dell’abitudine che avevano i contadini d’Abruzzo di fare un solo sostanzioso pasto nel corso della giornata. Vi starete immaginando la colazione e invece no! Si tratta di una sorta di pranzo a metà mattina, intorno alle 11.

E’ proprio questo lo sdijuno (che in dialetto abruzzese, significa rompere il digiuno della notte), da secoli il pasto più importante della giornata. La tradizione (e la necessità) vuole che i contadini si sveglino presto, intorno alle 5, facciano colazione e vadano a lavorare nei campi. Poi, intorno alle 10-30/11, è normale  avvertire nuovamente il senso di fame.

Ecco allora che è arrivato il momento di godersi un sostanzioso pranzo a base di cibi molto calorici e proteici. Come ha raccontato Carina, una nonna di 90 anni di Collecorvino:

“Intorno alle 10,30/11 arrivava il piatto più importante del giorno, che consumavamo direttamente all’aria aperta, nei campi. Un pasto unico e ipercalorico composto da: pane, formaggio, prosciutto, uova al sugo, frittate coi peperoni, minestra, tagliatelle fatte in casa in brodo, vino. Ci bastava per il resto delle 24 ore. A cena non mangiavamo praticamente nulla: al massimo, qualcosa di frugale poco prima del tramonto. Un’insalata, qualche verdura. E poco dopo a letto. Facevano così anche i miei genitori, i miei nonni, i miei bisnonni, i miei vicini di casa. I dolci? Al bando. E continuo a onorare questo rito anche oggi, che passo le mie giornate a casa”.

Ebbene proprio questa abitudine alimentare permetterebbe agli abruzzesi di godersi una lunga vita. A dirlo è una ricerca condotta dall’università di Teramo, chiamata CenTEnari, che ha studiato le caratteristiche metaboliche, immunitarie e genetiche, oltre che le abitudini alimentari, dei nonagenari e centenari abruzzesi.

I risultati hanno evidenziato che sono ben 150 i comuni abruzzesi ( localizzati principalmente nelle aree interne) che vantano un tasso di longevità paragonabile o addirittura superiore a quello del famoso comune sardo di Villagrande dove, in Italia, vive il maggior numero di persone che hanno superato i 100 anni.

Secondo gli studiosi esiste un nesso tra l’alta aspettativa di vita dei contadini abruzzesi e il praticare lo sdijuno.

Indipendentemente da questa specifica abitudine alimentare, in realtà, tante altre ricerche hanno dimostrato quanto sia sano concentrare i pasti e l’apporto calorico nella prima parte della giornata piuttosto che la sera quando il metabolismo rallenta.

Ancora una volta la tradizione, la saggezza e l’esperienza del mondo contadino ha tanto da insegnarci!

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