Olio di lino: proprietà, dosi e come usare la migliore fonte di omega 3

L'olio di lino è un cibo dalle spiccate proprietà medicinali per la salute del nostro organismo, l'alimento che contiene la più alta percentuale di Omega3, gli acidi grassi fondamentali per il funzionamento cellulare. Trova impiego anche in cosmetica, poiché è un prodotto utilissimo per la bellezza di pelle e capelli.

L‘olio di lino si ricava dalla pressione a freddo dei semi tostati o essiccati della pianta del lino. Conosciuto già presso i Babilonesi ben 3 mila anni fa, il Linum usitatissimum è un piccolo arbusto che raggiunge l’altezza massima di circa un metro e in primavera produce fiori azzurri. Come suggerisce anche il nome, si tratta di una pianta estremamente versatile, che ha trovato impiego nei settori più disparati.

Originariamente utilizzato principalmente in ambito tessile, poiché dalle sue fibre intrecciate si ottiene un tessuto leggero adatto alla stagione calda, il lino ha progressivamente ampliato i suoi campi di applicazione. Oggi viene sfruttato nel comparto edilizio come materiale isolante, ma anche nella produzione di vernici, nella finitura del legno, nel giardinaggio e in cosmetica, oltre che nell’alimentazione umana.

La parte della pianta che si utilizza a fini alimentari è costituita essenzialmente dai semi, che possono essere consumati interi, oppure macinati a pietra per ricavarne la farina o ancora tostati o essiccati per estrarne l’olio.

In tutti i casi, sia che si tratti di semi di lino, farina o olio di lino, siamo di fronte a un alimento nutraceutico, cioè dotato spiccate virtù medicinali, un vero e proprio farmaco naturale.

Valori nutrizionali dell’olio di lino

L’olio di semi lino è costituito da acidi grassi polinsaturi, tra cui l’acido alfa-linoleico (ALA), precursore degli Omega 3 e l’acido linoleico, precursore dei grassi Omega 6.

Contiene inoltre lignani, vitamine del gruppo B ed E, lecitina, minerali, mucillagini e fibra alimentare solubile.

Olio di lino, una miniera di Omega3

Gli Omega 3 sono sostanze importantissime per la salute del nostro organismo, fondamentali nelle reazioni metaboliche e per il corretto funzionamento cellulare. Gli Omega 3, così come gli Omega 6, sono acidi grassi essenziali, che non sono prodotti dal nostro corpo ma devono essere introdotti necessariamente attraverso l’alimentazione.

Tra tutti gli alimenti, l’olio di lino è quello che ne contiene la percentuale più alta: ben il 57%, contro il 30% dell’olio di canapa e l’8% dell’olio di soia.

Le noci, alimento molto ricco in omega 3, ne contengono solo il 10,4%, così come il pesce, tradizionalmente considerato fonte privilegiata di questi acidi grassi, che al massimo ne contiene percentuali inferiori al 3% (filetto di sgombro 2,6%).

Un’altra caratteristica importante dell’olio di lino è data dal suo rapporto ottimale tra grassi Omega 3 e Omega 6, che solitamente sono più diffusi nei cibi e quindi assimilati più facilmente dal nostro organismo.

Nel caso dell’olio di lino, questo rapporto è del tipo 1:4, poiché ad ogni grammo di Omega 3 corrispondono 0,24 g di Omega 6.

Olio di lino, qual è la dose giornaliera consigliata?

Per coprire il fabbisogno quotidiano di Omega 3, dunque, quanto olio di lino bisogna assumere ogni giorno?  Stando a diversi studi è sufficiente consumarne circa uno o due cucchiai di olio di lino al giorno.

La dose è variabile in funzione del sesso e dell’età dell’individuo, nel senso che si riduce nei soggetti più giovani, mentre è massima negli individui adulti di sesso maschile. In particolarem per assumere la giusta quantità di omega 3, la dose consigliata è circa:

  • uomini: 1 grammo e mezzo al giorno
  • donne: 1 grammo
  • bambini: mezzo grammo

Proprietà nutrizionali: a cosa fa bene l’olio di lino?

Le caratteristiche nutrizionali conferiscono all’olio di lino notevoli proprietà terapeutiche, tra cui:

  • abbassa il colesterolo: l’olio di lino è in grado di combattere l’azione del colesterolo cattivo ldl, favorendo altresì l’aumento del colesterolo cosiddetto buono (hdl)
  • protegge l’apparato cardiovascolare: l’olio di lino è in grado di mantenere pulite le arterie, prevenendo l’insorgere di placche arteriosclerotiche, malattie neurodegenerative e cardiovascolari
  • svolge una funzione antiossidante: la presenza di vitamina E aiuta a prevenire la formazione dei radicali liberi, contrastando lo stress ossidativo dei tessuti
  • ha proprietà antitumorali: l’olio di lino può rivelarsi un valido alleato nella prevenzione di alcuni tumori quali quello alla prostata, al colo, al seno e all’utero
  • rafforza il sistema immunitario: gli acidi grassi contenuti nell’olio di lino contribuiscono ad aumentare il livello delle difese immunitarie
  • favorisce la digestione: grazie alle mucillagini in esso contenute, l’olio di lino regolarizza il transito intestinale, favorendo la digestione e proteggendo la mucosa gastrica.

Olio di lino, proprietà cosmetiche

Oltre alle importanti virtù terapeutiche, l’olio di lino ha notevoli proprietà cosmetiche per pelle e capelli. In particolare, se applicato sulla pelle, ha:

  • proprietà lenitive
  • proprietà nutritive
  • proprietà emollienti
  • proprietà cicatrizzanti

Sui capelli, invece, esercita:

  • proprietà idratanti
  • proprietà rinforzanti
  • proprietà ristrutturanti
  • proprietà condizionanti
  • proprietà disciplinanti

olio lino

A cosa devi fare attenzione quando acquisti olio di lino

Affinché l’olio di lino espleti compiutamente la sua azione benefica, è necessario che nella fase di produzione vengano rispettati alcuni standard qualitativi.

Questo vale sia per l’uso alimentare sia per l’impiego cosmetico, ma chiaramente la qualità dell’olio è fondamentale soprattutto nel caso in cui sia destinato all’alimentazione. Altrimenti corriamo il rischio di ingerire dei grassi vuoti, cioè ricchi di calorie ma privi di tutti i nutrienti benefici per la nostra salute. L’olio di lino deve essere:

  • extravergine: cioè ottenuto attraverso spremitura meccanica dei semi, senza l’aggiunta di additivi chimici
  • pressato a freddo: senza che i residui vengano riscaldati per aumentarne la resa. Un tempo si ricorreva al cosiddetto ‘metodo Baglioni’, un sistema che mantenendo la temperatura al di sotto dei 27°, riusciva a preservarne le caratteristiche nutrizionali
  • biologico: la provenienza bio rappresenta l’unica garanzia contro l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi chimici che, essendo solubili nel grasso, rimarrebbero nel prodotto finale

Come si conserva l’olio di lino?

Le sostanze che rendono quest’olio così prezioso sono le stesse che comportano il suo rapido irrancidimento e la sua estrema degradabilità. L’olio di lino, infatti, tende a perdere rapidamente le sue proprietà organolettiche. Deve essere conservato in contenitori di vetro scuro, chiusi ermeticamente e, una volta aperti, riposti in frigo ad una temperatura di circa 4 gradi centigradi.

L’esposizione alla luce potrebbe alterarne le proprietà, mentre il calore è letteralmente deleterio per l’olio di lino. Se sottoposto a temperature comprese tra i 20 e i 40 gradi, inizia gradualmente a perdere i suoi benefici.

Oltre i 40 gradi, l’olio di lino non riesce a mantenere le sue caratteristiche organolettiche e di fatto perde completamente le sue proprietà terapeutiche. In questo caso, diventa una sostanza inerte, cioè priva di principi attivi, e non trarremmo nessun tipo di giovamento da un suo eventuale impiego in cucina. Al contrario, essendo ricco di grassi, quest’olio fornirebbe un elevato apporto calorico non controbilanciato da nessun beneficio.

In questi casi, l’olio di lino può essere comunque destinato ad altri usi domestici, come è illustrato in seguito.

Una volta aperta, la confezione di olio di lino irrancidisce velocemente e va consumata entro 30 giorni.

Come usare l’olio di lino in cucina?

L’olio di lino non è adatto alla cottura e deve essere consumato crudo. Il calore ne distruggerebbe le proprietà, mentre se viene usato per friggere può risultare tossico.

Può essere utilizzato per:

  • condire le insalate o altri piatti freddi,
  • in abbinamento a yogurt o formaggi freschi,
  • come ingrediente base nella crema Budwig, oppure
  • mescolato alla frutta secca a formare un paté da spalmare sul pane.

L’olio di lino sulla pelle

Come detto, l’olio di lino ha proprietà nutritive, emollienti e cicatrizzanti sulla pelle. Può essere utilizzato come:

  • Tonico struccante: è sufficiente qualche goccia di olio di lino su un batuffolo di cotone per rimuovere il trucco in maniera naturale ed efficace, lasciando la pelle nutrita ed idratata.
  • Prodotto anti-age per il viso: l’olio di lino ha importanti proprietà antiossidanti, che possono essere sfruttate a fini estetici. Effettuando tutti i giorni un leggero massaggio nella zona del contorno occhi o intorno alle labbra si possono spianare gradualmente le rughe e ridurre le occhiaie.
  • Rimedio contro le smagliature: l’olio di lino è efficace anche contro le smagliature che compaiono in gravidanza o in seguito a un dimagrimento repentino.
  • Lozione idratante: applicato sulla pelle secca o screpolata, l’olio di lino la nutre e la idrata in profondità. È particolarmente indicato per riequilibrare quelle parti del corpo come mani, gomiti e ginocchia che, soprattutto in inverno, sono soggette a desquamazione.
  • Cicatrizzante e antinfiammatorio: l’olio di lino è molto utile per contrastare l’acne, la psoriasi, gli eritemi e la dermatite seborroica

L’olio di lino sui capelli

L’olio di lino è uno straordinario rimedio naturale per capelli spenti, secchi, sfibrati e danneggiati.

Li nutre e li ristruttura, rendendoli morbidi, lucidi e setosi. Ha anche un’azione disciplinante, in grado di contrastare l’effetto crespo. Vediamo come utilizzarlo al meglio, per sfruttarne tutti i benefici:

  • Impacco ristrutturante: applicare sui capelli asciutti una quantità di olio di lino variabile a seconda della lunghezza della chioma. Lasciare agire per almeno mezz’ora, quindi procedere al normale lavaggio. I capelli risulteranno più forti, voluminosi e splendenti.
  • Azione antiforfora e sebo-normalizzante: Prima dello shampoo, applicare qualche goccia sul cuoio capelluto e massaggiare delicatamente
  • Effetto condizionante e disciplinante: per attenuare il tanto temuto effetto crespo, applicare qualche goccia di semi di lino sui capelli ancora umidi, dopo aver effettuato lo shampoo. Quindi procedere alla normale asciugatura
  • Rimedio contro le doppie punte: dopo lo shampoo, va distribuito direttamente sulle punte dei capelli, tamponando con le dita.

Altri usi dell’olio di lino

Come detto, l’olio di lino è una sostanza molto versatile, che può trovare impiego negli ambiti più disparati.

Oltre che come alimento nutraceutico e in qualità di cosmetico per la bellezza di pelle e capelli, viene utilizzato in edilizia, nel settore delle vernici, come finimento del legno e in giardinaggio per le sue virtù antiparassitarie.

In edilizia e architettura, l’olio di lino è sfruttato soprattutto per le sue qualità di isolante termico. È uno dei componenti principali del linoleum, un tipo di pavimentazione particolarmente resiliente di origine naturale.

Viene usato anche negli stucchi e per legare i pigmenti nella pittura a olio.

Se viene cotto, l’olio di lino diventa siccativo, ovvero tende a solidificare, formando una patina gelatinosa. Viene impiegato come legante per vernici e per rifinire le superfici in legno.

In casa, quest’olio può essere usato per pulire il legno del parquet o dei mobili.

Infine, l’olio di lino può essere versato in uno spruzzino e utilizzato come repellente contro gli insetti e antiparassitario per proteggere le nostre piante.

Olio di lino, controindicazioni e interazioni con i farmaci

L’olio di lino è un prodotto naturale e un alimento nutraceutico, cioè dotato di virtù medicinali. Ma tutto ciò non ci autorizza a farne un uso smodato.

Innanzitutto, si tratta pur sempre di un olio, ovvero di una sostanza grassa che, se ingerita in grandi quantità, si traduce inevitabilmente in un aumento di peso da parte di chi lo assume.

In secondo luogo, un consumo eccessivo di quest’olio può provocare nausea, diarrea o formazione di gas intestinali.

Esistono poi delle specifiche controindicazioni, ovvero dei casi in cui è sconsigliato introdurre l’olio di lino nella propria alimentazione. Le principali sono le seguenti:

  • Interazioni con farmaci: l’olio di lino può interagire con i principi attivi contenuti nell’aspirina, negli antinfiammatori non steroidei e negli anticoagulanti
  • Interazioni alimentari: l’assunzione contestuale di olio di pesce potrebbe allungare i tempi di coagulazione. Altre interazioni da evitare sono rappresentate da integratori a base di aglio o ginkgo biloba
  • Intestino infiammato: in questo caso,l’olio di lino può risultare irritante, peggiorando la condizione
  • Ipotiroidismo: se assunto per periodi prolungati, l’olio di lino può rallentare l’attività della tiroide.
  • Patologie emorragiche

Leggi anche: Semi di lino, attenzione agli effetti collaterali: 7 modi in cui possono rivelarsi dannosi per la salute

L’olio di lino in gravidanza

L’uso dell’olio di lino in gravidanza è un argomento piuttosto controverso. Da un lato, infatti, è dimostrato che l’acido alfa-linoleico in esso contenuto favorisce lo sviluppo corretto della corteccia cerebrale del feto.

Dall’altro, però, sebbene non sia dimostrato con certezza, l’uso eccessivo di olio o farina di lino potrebbe provocare difetti all’apparato riproduttivo del feto.

Pertanto, è bene essere molto prudenti ed eventualmente assumere questo alimento sotto la stretta supervisione del medico.

olio lino spazzola

Olio di lino, dove trovarlo

È possibile trovare ed acquistare l’olio di lino nei supermercati con ampia scelta di prodotti vegetariani, vegani e biologici, nei negozi biologici, nelle erboristerie e online (linkaffiliazione)

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