Metabolismo basale: perché è importante conoscerlo e calcolarlo

E' importante conoscere il proprio metabolismo basale, ovvero l'energia che il nostro corpo spende per le sue funzioni vitali.

Il corpo è una macchina complessa e per soddisfare le sue esigenze ci vuole “carburante” di buona qualità e a sufficienza. Ogni organismo è diverso e possiede un proprio metabolismo basale da conoscere per poter calibrare meglio la propria alimentazione quotidiana. Aiuta a fare questo un calcolatore ideato da Shape Up America, organizzazione no profit che, insieme a questo pratico strumento, ha pubblicato anche un documento utile a conoscere tutti i segreti del nostro metabolismo.

Innanzitutto chiariamo che per metabolismo basale si intende la quantità di energia che serve al nostro organismo per mantenere le sue funzioni vitali a riposo: circolazione, respirazione, ecc. Esso è maggiore negli uomini che nelle donne e diminuisce con l’avanzare dell’età. Le persone alte hanno un metabolismo basale più elevato perché il corpo ha necessità di maggiore energia utile a far circolare il sangue e i nutrienti essenziali in una superficie più vasta.

Eredità dei nostri antenati è il fatto che il nostro corpo tende a “risparmiare”. Così ha spiegato Luca Chiovato, endocrinologo responsabile dell’Unità di Medicina Interna ed Endocrinologia dell’Istituto Scientifico di Pavia dell’IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri:

Tendenzialmente siamo risparmiatori, perché abbiamo il genotipo degli antenati primitivi, vissuti quando il cibo scarseggiava: un metabolismo che consuma poco consentiva loro di sopravvivere alle carestie. Oggi abbiamo cibo a volontà e l’ambiente ci spinge a essere sedentari: anche da questo derivano i problemi di peso di molti di noi.

È importante quindi saper calcolare bene il quantitativo di calorie di cui il nostro fisico ha bisogno per tutte le sue funzioni. Questo va fatto non solo tenendo conto del metabolismo basale (il 60-70% delle calorie che spendiamo ogni giorno), ma anche di quanta energia è necessaria per fare il proprio lavoro, praticare sport, altre attività, ecc.

Tornando al metabolismo basale, gli esperti sottolineano che questo può essere più o meno lento ma che le variazioni non sono così significative da giustificare eccessive differenze di peso (a meno che non ci siano problemi di iper o ipotiroidismo).

Importante però conoscere il proprio metabolismo basale in modo tale da poter calibrare meglio la propria alimentazione stimando, possibilmente con l’aiuto di un esperto, il quantitativo calorico necessario ad ogni giornata tenendo conto anche delle attività più o meno movimentate o sedentarie che si compiono.

Seguire a lungo un’alimentazione ipocalorica che introduca meno energia di quella necessaria a riposo è pericoloso. – ha dichiarato Francesco Trimarchi, presidente della Società Italiana di Endocrinologia e docente di endocrinologia dell’Università di Messina – I regimi di questo tipo non possono essere protratti più di poche settimane e solo se si è seguiti dal medico. Quando si forniscono meno calorie di quelle richieste dal metabolismo basale il corpo entra in allarme: prende nutrienti dal tessuto muscolare, azzera la possibilità di riprodursi”.

Tra l’altro “affamarsi” non serve neppure a perdere peso stabilmente e in salute, infatti l’organismo a cui si levano bruscamente troppe calorie, vive questa situazione come “un’emergenza” e abbassa i consumi al minimo evitando quindi il dimagrimento tanto sperato. Meglio invece, come sottolinea Castello, “un calo di peso lento e costante che mantenga sempre il metabolismo ‘sveglio’”.

Se siete curiosi di calcolare il vostro metabolismo basale potete utilizzare il calcolatore presente sul sito della Società italiana di Diabetologia 

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