Diminuzione del consumo di carne del 19%: così gli Usa hanno risparmiato le emissioni di 39 milioni di auto

Gli americani negli ultimi anni hanno mangiato meno carne, e ciò ha permesso di ridurre le emissioni di carbonio del 19%. Un numero che forse non dice nulla ma che è paragonabile alla rimozione delle emissioni prodotte da 39 milioni di automobili

Gli americani negli ultimi anni hanno mangiato meno carne, e ciò ha permesso di ridurre le emissioni di carbonio del 19%. Un numero che forse non dice nulla ma che è paragonabile alla rimozione delle emissioni prodotte da 39 milioni di automobili.

Buone notizie sul fronte dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. Che ne siano consapevoli o no, gli americani stanno limitando il loro impatto sul clima a tavola, rinunciando di più alla carne. È quanto sostiene il nuovo rapporto Less Beef, Less Carbon pubblicato da NRDC.

Secondo lo studio, tra il 2005 e il 2014 negli Usa il consumo pro capite di carne bovina è stato ridotto del 19%, percentuale che ha avuto un rilievo sotto l’aspetto dell’impatto ambientale perché ha portato a una diminuzione complessiva del 10 per cento delle emissioni pro capite derivanti dall’alimentazione.

Calo ancora più rilevante se si considera anche l’aumento del 9 per cento della popolazione degli Stati Uniti nello stesso periodo.

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Nella lotta ai cambiamenti climatici, come sappiamo, influiscono anche le nostre abitudini a tavola. Secondo le Nazioni Unite, le emissioni legate alla carne che finisce sulle nostre tavole genera lo stesso inquinamento di tutti i veicoli del mondo.

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La carne rossa è una delle principali fonti di questo inquinamento. Le emissioni vengono prodotte per le coltivazioni di mangimi, o ancora quando vengono abbattute foreste per far posto a queste coltivazioni o ai pascoli e alla produzione di metano legata ai processi digestivi degli animali stessi.

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Da solo, il consumo di manzo ha rappresentato il 34% di tutte le emissioni legate all’alimentazione nel 2014, più di qualsiasi altro alimento.

grafico carne

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Al contrario, la produzione più frutta, verdura e legumi non genera tanto inquinamento.Di conseguenza, la diminuzione del consumo di carne bovina documentata dallo studio si è tradotta concretamente in una riduzione della produzione di emissioni inquinanti.

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Questo calo è stato in gran parte dovuto ai timori per la salute legati al consumo di carne rossa tra cui l‘aumento del rischio di cancro, malattie cardiache, diabete.

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Anche se la strada da fare è ancora lunga, si tratta pur sempre di una buona notizia, sia per la salute del pianeta che per quella dei suoi abitanti.

L’ennesima dimostrazione che anche i piccoli cambiamenti a tavola possono avere un forte impatto

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Francesca Mancuso

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