Durante il coronavirus, negli USA le vendite di “carne” vegetale sono aumentate come mai prima

La domanda di alternative vegetali alla carne è aumentata drasticamente nei primi mesi di quest'anno durante l'emergenza coronavirus

Mentre in Italia la riapertura dei fast food ha determinato interminabili code ai drive di tutto il paese, negli Stati Uniti sembra che i consumatori si rivolgano sempre più ai prodotti vegetali.

Impossible Foods e Beyond Meat, produttori di alternative vegetali alla carne, hanno infatti registrato un aumento delle vendite dei propri prodotti durante la pandemia causata dal coronavirus.

Beyond Meat dichiarato un aumento dei ricavi netti del 141% durante i primi mesi di quest’anno, pari a oltre 97 milioni di dollari, rispetto ai circa 40 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno.

Le azioni dell’azienda sono aumentate dell’85% e i rivenditori chiedono consegne più rapide del prodotto.

“Durante questo periodo senza precedenti, restiamo fermi e determinati e continuiamo a fornire ai consumatori carni di origine vegetale con un ottimo sapore, a consolidare il nostro supporto ai clienti al dettaglio e al servizio di ristorazione e a guidare il movimento globale delle carni a base vegetale”, ha dichiarato il presidente di Beyond Meat, Ethan Brown.

Allo stesso modo Impossible Foods, società che produce Impossible Burger, ha ampliato la rete di distribuzione fornendo i suoi burger di carne finta 777 nuovi punti vendita in California, Nevada e a Chicago. Questo aumenterà del 500% la quantità di negozi alimentari che offrono Impossible Burger e il prodotto arriverà molto presto ad altri 1000 nuovi punti vendita.

L’aumento del consumo di “carne finta” in America non sembra però dipendere da una maggiore consapevolezza dei consumatori, bensì alla diminuzione di offerta di carne bovina e suina durante l’emergenza covid.

Di fatto però molti onnivori hanno assaggiato questi prodotti e probabilmente le hanno apprezzate, quindi è possibile che inseriscano le alternative vegetali alla carne nella propria dieta anche dopo l’emergenza coronavirus.

Questo è infatti il momento ideale per riconsiderare le proprie scelte alimentari e scegliere di diminuire il consumo di carne per rimanere in salute più a lungo.

Ridurre il consumo di alimenti di origine animale apporta infatti numerosi benefici noti all’organismo e aiuta a prevenire numerosi fattori di rischio per malattie croniche, tra cui quelle cardiovascolari. Inoltre, limitando carne e derivati, si aiuta anche l’ambiente e, di conseguenza, si ha un vantaggio anche sulla salute di tutti noi.

Fonti di riferimento: The Hill/Impossible food/Beyond Meat

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