Anacardi, sfatiamo il mito: se li mangi in questo modo non ingrassi e assimili solo i gusti nutrienti

Gli anacardi fanno ingrassare? Meno di quel che pensi se li assumi nelle giuste dosi e non tostati. La conferma in uno studio

Gli anacardi sono diventati uno degli spuntini più gettonati nelle persone che vogliono perdere peso. Sfatato finalmente il mito della frutta secca che fa ingrassare, anacardi, noci, mandorle e nocciole sono tornati nelle diete degli italiani e non solo, col bene placido dei nutrizionisti. Nonostante la frutta a guscio e i semi siano ricchi di grassi, si tratta di grassi cosiddetti “buoni” e per quanto riguarda gli anacardi, ad esempio, se assunti al naturale, non sarebbero nemmeno tutti assimilabili dal nostro corpo.  (Leggi anche: Anacardi: perché sono considerati veri e propri antidepressivi naturali)

Quindi, se stai perdendo peso, quanti e quali anacardi dovresti assumere? E quali errori non dovresti commettere?

Una porzione di 28g di anacardi fornisce in media dalle 100 alle 150 kcal, è inoltre una importantissima fonte di magnesio, fosforo, potassio nonché di proteine e fibre. Recenti studi, per giunta, suggeriscono che il nostro corpo non riesce ad assorbire tutte le calorie degli anacardi  in quanto parte dei grassi che contengono rimarrebbe intrappolata all’interno della parete fibrosa.

Uno studio americano condotto su 9 uomini e 9 donne di differente età e diversa struttura corporea che per due settimane hanno seguito una dieta contenente al suo interno due razioni di anacardi, ha infatti dimostrato che i soggetti interessati sono riusciti a gestire completamente la propria routine alimentare, assimilando i nutrienti degli anacardi e non tutte le loro temute calorie.

La corretta assunzione di anacardi dunque non comporterebbe un incremento di peso significativo, ma, anzi, consentirebbe al corpo di assumere meno calorie rispetto ad altri cibi consigliati nei regimi alimentari e di mantenere più facilmente il peso forma a lungo andare.

Cosa si intende però per “corretta assunzione”? Gli esperti suggeriscono di non esagerare con le dosi, consumando una manciata di 15-20g giornalieri e di preferire anacardi al naturale, privi dunque di sale, per diminuire il loro quantitativo calorico. Sebbene gli anacardi tostati o macinati, ad esempio sotto forma di  burro, siano più invitanti e consigliati in quanto ne facilitano la digestione, è preferibile però assumerli interi se si vuole ridurre il loro apporto calorico.

Sono però vivamente sconsigliati se soffrite di allergia al nichel essendo gli anacardi uno dei frutti secchi con la più alta concentrazione di questo metallo, oltre che essere annoverati tra gli allergeni più pericolosi , potenzialmente più mortali delle arachidi.

Questi preziosi aiutanti non dovrebbero mancare in una dieta varia ed equilibrata, attenzione però a non eccedere per mantenersi in salute e monitorare il peso corporeo correttamente.

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Fonte:PMC

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