Additivi alimentari: una persona di circa 70 kg ne assume in media oltre 11 grammi al giorno

Uno studio francese mostra che una persona che pesa circa 70 chili ingerisce in media oltre 11 grammi di additivi alimentari al giorno

Sono tanti gli additivi alimentari che si “nascondono” nei prodotti di uso comune ma quanti ne ingeriamo ogni giorno? Davvero troppi! Almeno secondo uno studio condotto sulla popolazione francese che ha scoperto che quotidianamente, in media, ingeriamo 11,3 grammi di additivi per un totale di oltre 4 kg l’anno!

Sempre più spesso si parla dei possibili rischi dovuti alla presenza di alcuni additivi nei cibi che portiamo in tavola. Pensate ad esempio al biossido di titanio che finalmente, dal 2022, non potrà più essere utilizzato come additivo alimentare. (Leggi anche: Biossido di titanio (E171): vietato nell’Ue come additivo alimentare dal 2022 (ma rimarrà ancora nei medicinali)

Molti altri, però, continueranno ad essere comunemente utilizzati e per capire quanto le persone sono esposte a queste sostanze, un team di studiosi francesi ha condotto una ricerca i cui risultati sono stati pubblicati su Scientific Reports.

Lo studio si è basato su test di laboratorio di migliaia di prodotti e sull’analisi di dati forniti da diverse agenzie, incrociati poi con le dichiarazioni relative ai consumi alimentari di 106mila francesi adulti. Si è valutata in particolare l’esposizione a 90 tra gli additivi alimentari più comuni.

I risultati sono stati a dir poco scioccanti. Dato che si tratta di additivi, sostanze con un peso molto ridotto all’interno dei prodotti, ci si aspetterebbe un’esposizione bassa e invece i ricercatori hanno scoperto che, in media, una persona consuma 155,5 milligrammi di additivi al giorno per ogni chilogrammo di peso.

Facendo un rapido calcolo, una persona che pesa 72,4 kg (il peso medio dei francesi) ne ingerisce 11,3 grammi al giorno, ovvero oltre 4 kg l’anno!

Ma questa è solo la media, c’è dunque anche chi ne ingerisce di più. Un 5% dei francesi è più esposto, si tratta in particolare delle persone che mangiano molti alimenti industriali che possono arrivare a ingerire 25 grammi di additivi al giorno arrivando a quasi 10 chilogrammi all’anno!

Dei numeri che fanno davvero paura, soprattutto considerando che non sono ben noti gli effetti sulla salute che un’esposizione cronica a questo mix di sostanze può avere. 

Di quali additivi si tratta?

Tra quelli a cui siamo più frequentemente esposti vi sono:

  • acido citrico
  • amido modificato
  • mono- e digliceridi degli acidi grassi (E471)
  • nitrito di sodio (E250)
  • di-, tri- e polifosfati (E450, E451 ed E452) 
  • glutammato di sodio (E621) 
additivi studio tipologie

@Scientific Reports

Alcuni come l’acido citrico sono innocui, altri come i nitriti sono decisamente più controversi. 

Come si legge sulla ricerca:

Quarantotto additivi sono stati consumati da oltre il 10% dei partecipanti, con amidi modificati e acido citrico consumati da oltre il 90%. I primi 50 includevano anche diversi additivi alimentari per i quali sono stati suggeriti potenziali effetti negativi sulla salute da recenti studi sperimentali: lecitine (86,6% consumatori), mono- e digliceridi degli acidi grassi (78,1%), carragenina (77,5%), nitrito di sodio ( 73,9%, di-, tri- e polifosfati (70,1%), sorbato di potassio (65,8%), metabisolfito di potassio (44,8%), acesulfame K (34,0%), cocciniglia (33,9%), nitrato di potassio (31,6%), caramello solfito ammoniacale (28,8%), bissina (19,5%), glutammato monosodico (15,1%) e sucralosio (13,5%). 

Dove sono contenute queste sostanze? La seguente infografica ci mostra quali sono gli alimenti più a rischio per i diversi additivi.

additivi studio origini

@Scientific Reports

La ricerca conclude che, come ricordano diverse autorità sanitarie in tutto il mondo, è bene limitare il più possibile il consumo di alimenti industriali e ultralavorati, prediligendo alimenti naturali e freschi, dove non sono stati aggiunti additivi. 

Se proprio non possiamo fare a meno di acquistare prodotti industriali, scegliamo almeno quelli con una presenza minore di additivi. Leggete sempre con attenzione le etichette!

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Fonte: Que Choisir / Scientific Reports

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