La truffa del tonno del fast food che vendeva in realtà panini con scarti a milioni di americani

Un esperto del settore del tonno americano ipotizza che la catena Subway utilizzi un sottoprodotto realizzato con gli scarti

Quello che Subaway utilizza per i suoi famosi panini al tonno potrebbe essere un sottoprodotto, ovvero non proprio tonno di prima scelta ma scaglie realizzate con gli scarti. A sostenerlo è un esperto americano che lavora nel settore del tonno.

Pochi giorni fa vi abbiamo parlato di cosa hanno scoperto alcune analisi volute da The New York Times ed effettuate poi da un laboratorio su alcuni campioni di tonno acquistati in punti vendita Subway a Los Angeles.

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Ebbene, in quel caso non è stato individuato alcun Dna di tonno. Sorpresa, ma neanche troppo, se consideriamo che Subway, la catena di fast food più grande degli Usa, ha addirittura in essere una class action proprio per questo motivo. L’accusa è che i famosi sandwich al tonno siano in realtà realizzati non con questo pesce ma con qualcos’altro.

Ma di cosa si tratta? A provare a dare una spiegazione è Sean Wittenberg, cofondatore dell’azienda ittica Safe Catch, contattato da Eat this, not that.

A suo dire, la qualità del prodotto utilizzato dalla catena di fast food ha probabilmente meno a che fare con le specie di tonno e più con le parti del pesce che vengono utilizzate.

Si tratta quindi di tonno? Non proprio come lo conosciamo. Wittenberg crede che Subway utilizzi un sottoprodotto del tonno cotto due volte chiamato “flake”. Si tratta di ritagli economici che si staccano dal lombo del pesce.  

Quello che credo stia facendo Subway è usare il 100% di scaglie dalle linee di una fabbrica molto grande, che è il sottoprodotto più economico, per abbassare i costi. E probabilmente lo stanno facendo da una varietà di specie di pesce, scommetto che le specie principali sono tonnetto striato, Thunnus tonggol e Bonito.

Questo potrebbe spiegare perché i test di laboratorio non sono stati in grado di trovare alcun DNA di tonno nel prodotto di Subway. Il Bonito infatti, pur facendo parte della famiglia del tonno-sgombro, tecnicamente non è tonno. Inoltre non è una delle specie menzionate sul sito Web di Subway.  

A supportare la tesi di Wittenberg ci sarebbero anche i dati sull’importazione degli Stati Uniti di Jana Brand risalenti al 2019 che per quanto riguarda “Subway” mostrano che l’azienda ha importato sottoprodotti di tonno per la catena.  

In realtà, secondo il New York Times, Subway ha rifiutato di nominare il suo fornitore di tonno. Tuttavia, è possibile stabilire una connessione credibile tra Subway e Jana Brands in base a quei dati. E diversi documenti di importazione pubblici mostrano che Jana Brands è ancora almeno uno degli importatori di tonno di Subway, avendo importato “POUCH FLAKES LIGHT TUNA BRINE” con l’etichetta “Subway” fino al 25 giugno. La spedizione proveniva dalla Cina. Tuttavia, la specie di tonno non è stata identificata.

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