Se sei allergico ai crostacei o alla polvere, fai attenzione alla farina di grillo, potrebbe causare reazioni incrociate

Se si è già allergici a crostacei, molluschi o acari della polvere si potrebbero avere delle reazioni. Le farine di insetti, che presto troveremo in commercio, non convincono gli allergologi. Ma dove potremo trovarle trovano esattamente?

@nicemyphoto/123rf

Manca poco, ormai, a vedere tra gli scaffali dei supermercati cibi e farine a base di insetti, dopo che l’Unione europea ha approvato il consumo di farina di grillo e di altri ingredienti similari e dopo i quattro decreti che ne regolamentano in Italia il consumo. Ma, come ogni prodotto alimentare che si rispetti, nemmeno questo novel food è esente dal creare reazioni allergiche.

Sono gli esperti della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC) a porre in evidenza la questione: i derivati dagli insetti possono indurre allergie alimentari e casi sono già stati registrati in Cina, Stati Uniti e in Europa.

Il rischio riguarderebbe il 2% degli italiani – 800 mila persone – già sensibili a crostacei, a molluschi, ma anche agli acari della polvere, che possono avere reazioni incrociate a causa della forte similitudine con alcune proteine degli insetti.

In letteratura scientifica sono già stati riferiti numerosi casi di pazienti con reazioni a farine di artropodi, in particolare a farine di grilli, con sintomi che vanno da lieve orticaria a gravi shock anafilattici – spiega Mario Di Gioacchino, presidente Siaaic. Si tratta spesso di pazienti già allergici ad altre sostanze, sia alimentari che animali, che nella maggior parte dei casi avevano un’allergia nota ai crostacei e dopo aver ingerito farine di grillo hanno avuto una reazione.

Gli esperti, inoltre, ipotizzano la possibile presenza di proteine cross-reattive non ancora individuate e in generale una reattività crociata tra questi alimenti attorno al 90%.

Ma dove troveremo allora la farina di grillo?

Mentre già sono in commercio in Italia le prime patatine con farina di insetti, . l’elenco pubblicato nel regolamento Ue è piuttosto lungo e comprende molteplici prodotti, dal pane agli snack alle salse. QUI trovate l’elenco completo.

Ci piace o meno questa nuova novità? Beh, sembra tutto remare contro, non ultima proprio questa notizia: la realtà è che soprattutto i consumatori italiani rimarranno legati, e per parecchio, alle proprie tradizioni culinarie, con buona pace dei diversi studi che mostrano come per il futuro del pianeta e per combattere la fame nel mondo gli insetti sono una buona soluzione alimentare.

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Fonte: SIAAIC