Porto: storia, caratteristiche e curiosità sul vino liquoroso portoghese

Scopri di più sul pregiato vino del Portogallo che racchiude in sé tutte i sapori e gli odori della sua terra

Il Portogallo è, assieme a Spagna, Francia ed Italia, uno dei maggiori paesi produttori e consumatori di vino a livello mondiale. Tanti sono i vini tipici portoghesi che hanno conquistato i mercati internazionali grazie alla loro corposità, alla loro complessità degli aromi – per i rossi – o alle note fruttate e più leggere dei vitigni autoctoni della costa. Caratteristiche queste che descrivono il terroir e rispecchiano il clima del brioso paese di provenienza.

Un paese che ha moltissimo da offrire in termini enogastronomici e che è conosciuto in tutto il mondo per il famosissimo Porto, il vino fortificato che si produce con le sole uve coltivate nella regione settentrionale del Douro.

Storia del Porto

Il Porto è un vero e proprio simbolo autentico del Portogallo, forse il più conosciuto oggigiorno. Questo vino liquoroso è originario della Valle del Douro, una regione a nord del paese attraversata da corsi d’acqua e da paesaggi molto suggestivi che le soni valsi il titolo di “valle incantata”. Una valle dove vengono coltivati alcuni dei migliori vitigni portoghesi e dagli appezzamenti già attestati in epoca romana.

valle douro

@zmphoto/123rf.com

La produzione del Porto inizia però intorno alla metà del 1600 quando, a seguito dell’embargo emesso dall’Inghilterra nei confronti delle prodotti della Francia, gli inglesi iniziarono ad aprire nuove vie commerciali, del vino specialmente; una di queste era proprio verso il Portogallo.

Alla fine del XVII secolo una leggenda vuole che alcuni mercanti anglosassoni si siano recati presso una abazia della città di Lamego e qui abbiano degustato un vino liquoroso dolciastro molto particolare. Si narra infatti che i monaci portoghesi siano i custodi della primissimo Porto. Stupiti dal sapore di quella bevanda, gli anglosassoni iniziarono a fortificare da quel momento il vino locale per esportarlo in Inghilterra.

Il commercio di quel vino dall’alta gradazione alcolica iniziò così a fiorire sempre di più e fu chiamato “Porto” per ricordare la città di Oporto, sulle sponde del fiume Duero, vivacissimo crocevia di scambi e mercati stranieri.

Caratteristiche e metodo di produzione del Porto

Il Porto è un vino fortificato o liquoroso, prodotto ciò con le uve di differenti vitigni e con l’aggiunta di alcool durante la fermentazione. E’ un vino di grande intensità che viene classificato per colore, qualità e tipo di invecchiamento.

Il metodo di produzione del Porto è  uguale a quello di un vino tradizionale nella fase iniziale: le uve vengono fatte fermentare ad una temperatura che solitamente si aggira intorno ai 30° per poter conferire al prodotto struttura. A differenza di altri vini liquorosi, la particolarità del processo consiste però nella fermentazione.

E’ in questo momento che il vino viene fortificato con l’aggiunta di acquavite che blocca la fermentazione, aumentando il grado alcolico del Porto in base al tenore di residuo zuccherino desiderato.

La gradazione alcolica di un Porto varia di solito dal 19 al 22%. Il prodotto finito viene poi messo a maturare in grandi botti di legno, o solo per alcuni tipo di Porto dopo in botti molto più piccole, per affinarsi infine in bottiglia.

48 sono i vitigni autorizzati per la produzione del Porto, ma i più comuni sono per il Porto rosso la Tinta Barroca, Touriga National – qualitativamente la migliore uva per il Porto – la Touriga Francesca (o Francesca o Franca), la Tinta Roriz, la Tinta Aramela e il Tinto Cão. Per il Porto bianco si utilizzano prevalentemente la Malvasia Fina, il Codega ed il Rabigato.

Curiosità e tipi di Porto

Come già detto, tre sono gli elementi da tenere in considerazione quando si parla di Porto. Ecco quindi i tipi di Porto elencati per colore, qualità e invecchiamento.

  • Porto White: è un vino morbido e può essere secco, semi secco e dolce. Si produce da uve bianche invecchiate non più di 3 anni.
  • Porto Ruby: si ottiene da uve a bacca rossa che danno un Porto color rubino, fruttato e giovane poiché matura tra i 2 ed i 3 anni.
  • Porto Tawny: dal colore rosso granato, con sfumature aranciate o persino dorate. E’ un Porto di circa 3 anni di maturazione che viene travasato in botti più piccole dopo un primo periodo di riposo nelle grandi botti di legno. Essendo più a contatto con l’aria, presenta una maggiore ossidazione per questo può avere una colorazione più chiara, ma specialmente aromi come noci, mandorle e cioccolato.
  • Old Aged Tawny: i Tawny che invecchiano più a lungo prendono questo nome. Parliamo però di un invecchiamento che varia da bottiglia a bottiglia e può arrivare anche fino ai 40 anni.
  • LBV Late Bottled Vintage: è un Ruby pronto per essere bevuto,  invecchiato però per minimo 4 e massimo 6 anni.  Può essere filtrato o non filtrato, ma in questo caso è molto raro oltre che dispendioso poiché tende a maturare come i Vintage.
  • Colheita: si chiamano così i Tawny che si affinano per minimo 7 anni e che vengono prodotti con uve dello stesso anno che viene perciò riportato sulla bottiglia.
  • Reserva: tutti i Porto White, Ruby e Tawny possono presentare anche l’appellativo “riserva” se sono invecchiati per 7 anni.
  • Vintage: i Vintage sono forse i tipi di Porto più pregiati e costosi esistenti al mondo poiché maturano per un tempo di minimo 10 anni e vengono prodotti con le migliori uve di una singola annata.

La durata dell’affinamento nella botte può arrivare fino ad un massimo di 50 anni, in bottiglia invece oltre i 60.

Sia il Ruby che il Tawny, che sono i Porto rossi più accessibili, sono perfetti se accompagnati al cioccolato nei mesi freddi. Un ottimo abbinamento è rappresentato anche dai formaggi stagionati che si sposano a meraviglia con il Porto rosso.

Per via della grande esportazione anglosassone, moltissime bottiglie di Porto prodotte in Portogallo conservano ancora oggi sulle loro etichette nomi inglesi.

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