Pasqua, cambiamo tradizioni. Stop alla mattanza degli agnelli (e non solo)

Ogni anno con la Pasqua arriva anche un triste destino per centinaia di migliaia di agnelli. Anche se i consumi sono in calo, la cosiddetta tradizione rimane. Non sarebbe ora di cambiarla?

Ogni anno con la Pasqua arriva anche un triste destino per centinaia di migliaia di agnelli. Anche se i consumi sono in calo, la cosiddetta tradizione rimane. Non sarebbe ora di cambiarla?

Le alternative ci sono e sono pure tante. Parliamo di menù vegan, ricette vegetariane e di piatti deliziosi che però non celano storie di sofferenze e maltrattamenti. A Pasqua 2019, sono tante le tante famiglie che preferiranno un menù cruelty free, ma i numeri degli agnelli uccisi, rimangano ancora altissimi.

Secondo Coldiretti, il 51% delle famiglie italiane porterà in tavola la carne d’agnello. Un dato allarmante è quello che viene dalla Sardegna dove dal 1 aprile, sono già stati macellati circa 70mila agnelli marchiati Igp. Il Codacons registra un calo nei consumi del 10%.

Viaggio nei macelli italiani

A raccontarci cosa succede nei macelli italiani c’è l’organizzazione Essere animali che da anni, con le telecamere nascoste,ci porta all’interno di allevamenti e non solo, mostrandoci la triste realtà. Immagini terribili dove cuccioli di appena un mese vengono macellati in massa.

“Non è la prima volta che documentiamo inadempienze nei macelli italiani, dove con l’arrivo della Pasqua oltre 400.000 agnelli saranno uccisi per la loro carne. Ma il consumo è in calo, anche grazie alle campagne di sensibilizzazione”, spiega Essere animali.

Nelle immagini si vedono gli operai che afferrano gli animali per zampe, orecchie o li tirano con una corda per farli scendere dal camion. All’interno le operazioni di abbattimento sono rallentate dal malfunzionamento delle pinze elettriche, uno strumento utilizzato per stordire gli animali, per cui si rende necessario l’uso della pistola a proiettile capito. L’uccisione avviene con la iugulazione, ovvero il taglio della gola.

**ATTENZIONE QUESTO VIDEO CONTIENE IMMAGINI CHE POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITÀ

 

“Si tratta di cuccioli, sono impauriti per il trasporto e la separazione dalla loro mamma. Dovrebbero ricevere una carezza e invece vedono gli altri animali contorcersi per minuti prima di morire”.

Le tradizioni possono cambiare

Pasqua non vuol dire sofferenza solo per gli agnelli, tra grigliate e pranzi, si porta in tavola anche altro tipo di carne. Essere animali lancia la campagna “A Pasqua Salvali Tutti”: mucche, vitelli, galline, conigli e maiali.

Qualcosa sta già cambiando

Sempre più persone provano empatia per questi piccoli cuccioli e stanno facendo la loro parte. Dal 2008 al 2018 gli agnelli macellati in Italia in un anno sono passati da quasi 5 milioni a poco più di 2 milioni.Un calo del 45% in meno in 10 anni!

Oggi si stima inoltre che per Pasqua ben 7 famiglie italiane su 10 non portano più l’agnello a tavola.

“Per stare in compagnia, mangiare bene e festeggiare, non c’è bisogno di avere carne di agnello o altri animali sul piatto… bastano solo la fantasia e la voglia di sperimentare tra i colori e i profumi della primavera”, conclude Essere Animali.

Qualche idea per il menù di Pasqua vegan puoi trovarla qui:

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