Non ci sarà nessun fast food alle Terme di Caracalla, il Consiglio di Stato dice no a McDonald’s

Respinto l'ennesimo ricorso di McDonald's che non potrà aprire vicino all’iconico sito romano, patrimonio dell’Unesco.

È stata messa la parola fine al tentativo di McDonald’s di aprire un fast food con relativo parcheggio nelle aree di proprietà di Eurogarden, il vivaio di viale Guido Baccelli, accanto alle Terme di Caracalla.

La VI sezione del Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso presentato dal gigante americano nel novembre 2021: l’area dove sorgono le antiche terme romane, secondo quanto viene riportato nelle motivazioni di diniego, è soggetta a vincoli dal Piano territoriale paesaggistico, tutelate come sito Unesco, pertanto è soggetta a vincoli paesaggistici.

Una storia lunga tre sentenze

Nel 2019 McDonald’s aveva annunciato la volontà di aprire due fast food a Roma, uno al Pantheon e uno presso le Terme di Caracalla, a seguito del primo via libera della Regione Lazio arrivato nel 2015, cui si hanno fatto seguito anche i nullaosta di due diverse Soprintendenze e del Campidoglio.

Ma qualcosa deve essere andato storto poiché nel dicembre dello stesso è il Tar del Lazio a bocciare il progetto fronte Pantheon. Nel maggio 2020 era arrivato lo stop, sempre da parte del Tar del Lazio, anche alla creazione di un McDrive nei terreni del vivaio di viale Guido Baccelli. La catena statunitense decide di presentare un ricorso al Consiglio di Stato al fine di superare possibili ostacoli alla realizzazione del progetto.

Ora sembra proprio arrivato il capitolo finale della saga dal sapore di hamburger e patatine con l’ultimo sonoro no da parte del Consiglio di Stato.

Fonte: ildirittoamministrativo.it

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