Cereali Kellogg’s sotto accusa per pubblicità ingannevole: non migliorano la salute dei bambini

La Kellogg's ha accettato di rivedere gli spot televisivi dei suoi Rice Krispies in ondo negli Stati Uniti per dar modo ad alcuni studiosi di verificare se questi cereali portino effettivamente dei benefici alla salute, come riportato nelle pubblicità. Lo ha reso noto la Federal Trade Commission, la Commissione Federale del Commercio americano.

La Kellogg’s ha accettato di rivedere gli spot televisivi dei suoi Rice Krispies in ondo negli Stati Uniti per dar modo ad alcuni studiosi di verificare se questi cereali portino effettivamente dei benefici alla salute, come riportato nelle pubblicità. Lo ha reso noto la Federal Trade Commission, la Commissione Federale del Commercio americano.

Come fa sapere il New York Times, anche lo scorso luglio l’azienda americana, leader nella produzione e commercializzazione dei cereali, aveva accettato di verificare l’attendibilità di un altro messaggio pubblicitario, che riguardava i Frosted Mini-Wheats, venduti come cereali in grado di migliorare clinicamente l’attenzione dei bambini.

La Commissione federale ha agito contro la Kellogg’s dopo che alcuni ricercatori e medici hanno sollevato il problema dell’obesità infantile, strettamente collegato ai messaggi pubblicitari lanciati spesso a sproposito dalle industrie alimentari.

Da una grande azienda americana ci aspettiamo di più che dei discutibili spot pubblicitari. – ha fatto sapere John Leibowitz, numero uno della Commissione Federale del Commercio – In ben due occasioni l’azienda ha dichiarato che i suoi cereali sono in grado di migliorare la salute dei bambini”.

La scorsa estate infatti, Kellogg aveva messo in commercio delle confezioni di cereali di Rice Krispies con etichette ingannevoli, con su scrittoun vero aiuto per le difese immunitarie di tuo figlio” facendo sapere che i cereali Kellogg “hanno migliorato la loro qualità grazie all’aggiunta di antiossidanti e sostanze nutritive che aiutano il benessere di tutta la famiglia”.

Secondo quanto stabilito dalla Commissione Federale del Commercio quindi la Kellogg, “in assenza di studi scientifici in grado di dimostrarlo, non potrà più pubblicizzare eventuali effetti benefici dei suoi cereali per la salute umana”. Attendiamo quindi il responso di studi scientifici, gli unici che possano appurare la verità.
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