Carne in provetta: nel futuro un laboratorio in ogni citta’?

Bistecca in provetta. Nei menù del futuro troveremo una bistecca artificiale realizzata in provetta? Vi avevamo già parlato dell’hamburger artificiale prodotto in vitro dalle cellule staminali dei suini, una sperimentazione che permetterebbe di produrre carne commestibili in laboratorio senza ricorrere ad allevamenti e macellazione.

Nei menù del futuro troveremo una bistecca artificiale realizzata in provetta? Vi avevamo già parlato dell’hamburger artificiale prodotto in vitro dalle cellule staminali dei suini, una sperimentazione che permetterebbe di produrre carne commestibile in laboratorio senza ricorrere ad allevamenti e macellazione.

Secondo gli esperti che stanno sperimentando la produzione della carne in provetta, si tratterebbe dell’ultima frontiera che permetterebbe di produrre cibo rispettando gli animali e l’ambiente. Gli esperti della Wageningen University, in un articolo pubblicato ieri su Trends in Biotechnology, hanno dichiarato che la crescente domanda di carne nel mondo porterà ad inquinamento, elevati consumi energetici e sofferenza per gli animali.

Si prevede infatti che la richiesta di carne aumenti di pari passo con l’arricchimento delle popolazioni in via di sviluppo. Ciò potrebbe portare ad un periodo di transizione, per cui la presenza di carne nelle nostre diete si ridurrà e verrà sostituita da alimenti vegetali. Secondo gli esperti, nelle fattorie verranno allevati meno animali e in futuro saremo più aperti alla prospettiva di nutrirci di insetti.

Il loro sogno è che in ogni città venga creato un laboratorio per la produzione di carne artificiale. In questo momento, il progetto sembra a dir poco folle, eppure la scienza continua a progredire in tal senso. Con la produzione di carne in laboratorio si ridurrebbero le emissioni di gas serra, l’utilizzo di terreni per la coltivazione di mangime e l’impiego di acqua.

Il sistema ipotizzato dagli scienziati sarebbe in grado di produrre 28 tonnellate di carne in provetta all’anno e potrebbe sfamare 2500 persone nello stesso arco di tempo, grazie a speciali bioreattori e a successivi sistemi adatti alla creazione di prodotti commestibili. Sebbene i vantaggi della produzione di carne artificiale siano chiari agli scienziati, resta il problema di comprendere quante persone sarebbero davvero disposte ad introdurla nella propria dieta.

Secondo i dati comunicati dalla Coldiretti, 3 italiani su 4 sono contrari a sostituire il consumo di carne naturale con la bistecca in provetta, in quanto preoccupati per le ripercussioni dell’applicazione delle nuove tecnologie ai prodotti alimentari.

“La realtà”evidenzia la Coldiretti“è che nonostante il rincorrersi di notizie miracolistiche sugli effetti benefici delle nuove modificazioni genetiche effettuate su animali e vegetali in laboratorio (dal supersalmone ad accrescimento rapido al riso ipervitaminico fino al latte materno da mucche transgeniche) rimane elevato il livello di scetticismo dei cittadini”.

Per questo, come hanno dimostrato le esperienze del passato a partire dalla mucca pazza (Bse), le innovazioni in un settore come quello alimentare, particolarmente esposto ai rischi per la salute, devono percorrere la strada della naturalità e della sicurezza. Non dimentichiamo, infine, che la carne non è l’unica fonte di proteine e che chi segue una dieta vegetariana o vegana se ne assicura comunque il fabbisogno. Pensate che produrre carne in provetta sia una scelta sensata? La assaggereste?

Marta Albè

Fonte foto: stuff.co.nz

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