Aperto a Treviso il primo ristorante per diabetici in Italia

A Treviso è stato inaugurato il primo ristorante per diabetici del nostro paese. Precedentemente solo un altro locale (sempre in zona ma non propriamente un ristorante) era già nato per dare l’opportunità di mangiare qualcosa in tranquillità alle persone affette da questa malattia cronica.

A Treviso è stato inaugurato il primo ristorante per diabetici del nostro paese. Precedentemente solo un altro locale (sempre in zona ma non propriamente un ristorante) era già nato per dare l’opportunità di mangiare qualcosa in tranquillità alle persone affette da questa malattia cronica.

Plenus Bistrò, nel centro storico di Treviso, è diventato d1abfriend e offre dunque l’opportunità a chi soffre di diabete di tipo 1 di mangiare e bere tenendo sotto controllo le quantità di carboidrati assunte. Ogni menù, infatti, riporta esattamente tutte le informazioni utili ai diabetici per contare i carboidrati contenuti nel pasto (riportati in una colonnina apposita sul menù) e, di conseguenza, sapere la quantità di insulina necessaria per compensare il pranzo o la cena.

Dettagli che possono sembrare di poco conto per chi non soffre di questa patologia ma davvero di vitale importanza per chi soffre di diabete, spesso in grande difficoltà quando si trova a mangiare fuori casa.

Il ristorante, il primo nel suo genere e secondo solo ad un altro locale del trevigiano, il Fraccaro Caffè a Castelfranco Veneto, è nato grazie alla collaborazione con l’associazione Nastrino Invisibile (associazione giovani trevigiani con diabete) e permette a chi soffre di diabete di tipo 1 di godersi un pranzo o una cena in completa tranquillità.

Come ha sottolineato Paola Tranquillo, ideatrice del progetto d1abfriend per Nastrino Invisibile Onlus:

“L’assunzione di insulina ad ogni pasto viene gestita perfettamente a casa, ma il vero problema è fuori casa. Attività semplici come uscire a mangiare una pizza in compagnia diventano complicate. Oggi offrire in città un servizio di questo tipo può facilitare la vita a tante famiglie e a tanti adulti che mangiano fuori per lavoro ogni giorno, oltre a diventare un ulteriore motivo in più per tanti turisti di scegliere la nostra città come meta per viaggi di affari e di piacere”.

 

Gli chef del ristornate,  con l’aiuto della dietista Elisa Zonta, hanno ideato i menù riportando i conteggi dei carboidrati di ogni singolo piatto, dall’antipasto al dolce.

Adesso l’obiettivo è estendere questa possibilità anche ad altri ristornati per permettere a più persone possibile di poter mangiare fuori senza nessun timore anche in caso di diabete.

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Francesca Biagioli

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