Fai tanta pipì? Occhio al sintomo che indica un eccesso di vitamina D

La vitamina D è un micronutriente essenziale per il nostro benessere, ma assumere troppi integratori ha vari effetti collaterali.

Gli integratori di vitamina D vengono usati per potenziare il sistema immunitario; tuttavia, un’eccessiva integrazione può risultare dannosa e nociva per l’organismo. La quantità massima raccomandata di vitamina D, che una persona sana dovrebbe consumare in inverno è di 4.000 UI/100 microgrammi. (Leggi anche: Vitamina D, non esageriamo! I segnali che il corpo ci invia quando ne stiamo assumento troppa)

Ma cosa accade in caso di un eccesso di integrazione? Gli effetti collaterali che possono verificarsi a seguito di un sovradosaggio di questo micronutriente possono essere:

  • vomito
  • minzione frequente.

Altri problemi che possono derivare dall’assunzione di troppa vitamina D sono:

  • debolezza ossea
  • problemi ai reni
  • danni al cuore.

Perché si manifestano tutte queste condizioni? Gli effetti negativi di una troppa integrazione sono dovuti all’accumulo di troppo calcio, un composto che la vitamina D aiuta a regolare insieme al fosfato.

Ovviamente, oltre a un eccesso di integrazione, anche avere una carenza può causare diversi problemi di salute, come:

  • nei bambini può causare rachitismo
  • negli adulti può causare osteomalacia, una condizione ossea dolorosa.

Sebbene sia raccomandata l’integrazione soprattutto in inverno, alcune persone devono assumerla per tutto l’anno; un esempio, sono tutti i bambini di età compresa tra uno e quattro, e quelli la cui pelle è raramente esposta al sole. Tra i modi per aumentarne l’assunzione, oltre agli integratori, è possibile variare la propria alimentazione, magari introducendo cibi ricchi di vitamina D come, ad esempio, gli alimenti fortificati.

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