Cannabis: ecco quanto durano gli effetti di alterazione del THC sul corpo secondo gli scienziati

Per rispondere alle domande circa l'uso medico e ricreativo della cannabis e la durata degli effetti del THC, un team di ricercatori, fornendo la prima meta-analisi sull'argomento, avrebbe scoperto che questa dipende da fattori come il modo in cui la cannabis viene consumata e quanto è forte

Si parla sempre più liberamente dei benefici della cannabis, soprattutto dopo che l’Onu stesso ne ha riconosciuto il valore terapeutico nel trattamento di malattie come il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla, il cancro e il dolore cronico.

Per definizione, la cannabis è una sostanza chimica farmacologicamente attiva, dotata di azione psicotropa, ossia in grado di modificare lo stato psico-fisico di una persona (percezione, umore, coscienza e comportamento). Gli effetti sui processi mentali, come per esempio l’euforia e il rilassamento, sono dovuti soprattutto al THC un composto fitocannabinoide.

Per rispondere alle domande circa l’uso medico e ricreativo della cannabis e la durata degli effetti del THC, un team di ricercatori ha fatto riferimento a 80 studi separati sulla compromissione del THC, fornendo la prima meta-analisi sull’argomento. Avrebbero scoperto che a seconda di fattori come il modo in cui la cannabis viene consumata e quanto è forte, l’utente può rimanere compromesso per un periodo compreso tra le 3 e le 10 ore.

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Lo studio

Dagli 80 studi presi in esame, il team di ricercatori ha studiato 1.534 risultati delle prestazioni di soggetti che avevano assunto cannabis, al fine di osservare come queste persone si sono comportate alla guida o in relazione a compiti cognitivi equivalenti in varie fasi dopo l’assunzione di cannabis.

La durata degli effetti di alterazione del THC secondo i ricercatori dipenderebbe da tre fattori principali: da quanto è forte la dose di THC, se la cannabis viene inalata o assunta per via orale sotto forma di cibo, capsule o gocce e se si è un consumatore occasionale o regolare di cannabis.

Dalle analisi effettuate, infatti, sarebbe emerso che gli effetti possono durare fino a 10 ore se vengono consumate alte dosi di THC per via orale. Una durata più tipica, tuttavia, è di 4 ore quando vengono consumate dosi più basse di THC attraverso il fumo o la vaporizzazione. Questa durata può estendersi fino a 6 o 7 ore se vengono inalate dosi più elevate di THC e vengono valutati compiti complessi, come la guida.

Un altro dato interessante emerso è quello per cui i consumatori regolari di cannabis possono sviluppare una tolleranza e ottenere risultati migliori nei compiti cognitivi, rispetto agli utenti occasionali dopo aver consumato la stessa quantità. Non è quindi facile prevedere quanta cannabis danneggerà un consumatore regolare, o per quanto tempo, dal momento che potrebbero assumere dosi più elevate per raggiungere lo stesso livello di intossicazione di un utente occasionale.

Ulteriori ricerche dovranno essere condotte su questi intervalli di tempo per gli utenti regolari, al fine di caratterizzare meglio gli effetti del THC su tutta la linea.

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