Pesce al mercurio: tranci di smeriglio portoghesi ritirati dal Ministero. Non consumateli

Il Ministero della Salute ha richiamato dal mercato alcuni tranci di smeriglio prodotti in Portogallo, avvertendo di non consumarli.

Attenzione al pesce che portate in tavola, alcuni tranci di smeriglio prodotti in Portogallo contengono una concentrazione di mercurio sopra i limiti consentiti.

Lo ha dichiarato il Ministero della Salute segnalando il lotto 1900498 della Brasmar, prodotto nello stabilimento portoghese di Av Ferreira De Castro n 73 Guidoes 4745 – 251 Trofa.

Lo smeriglio richiamato, pesce anche noto come “vitello di mare”, viene venduto in cartone da 8 Kg con scadenza 25.02.2020.

tranci smeriglio ritirati

Chiunque lo abbia acquistato non deve consumarlo consegnandolo al rivenditore o al Servizio Igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale.

I rischi del pesce al mercurio

Il mercurio è presente in molti alimenti principalmente in forma atossica, pericoloso è semmai il metilmercurio che solo nei prodotti ittici può raggiungere livelli significativi. I pesci che ne contengono di più sono i grandi predatori come tonno, pesce spada, squalo, smeriglio, verdasca.

Per evitare conseguenze negative sulla salute, come riporta il Ministero, “l’autorità Europea per la sicurezza alimentare su incarico del Parlamento europeo ha effettuato una valutazione su eventuali rischi” e dal rapporto EFSA 2004 si è constatato che solo i grandi consumatori di pesci predatori rischiano di superare le dosi settimanali tollerabili provvisorie di metilmercurio.

Motivo per cui la Commissione Europea consiglia il consumo di una sola porzione settimanale di pesci predatori non superiore ai 100 gr e per quanto riguarda nello specifico il tonno, meglio non superare due porzioni a settimana.

I limiti di concentrazione massima di mercurio, che variano di paese in paese, sono stabiliti dal Regolamento (CE) n. 1881/2006, che ha fissato 0,5 mg/kg per i pesci e muscolo di pesce, e 1 mg/kg per lo squalo, pesce spada, tonno, storione ecc.

Detto questo, quali sono i rischi per la salute di un’assunzione oltre i limiti? A risentirne è in primis il sistema nervoso, ma anche cuore, reni e sistema immunitario. Tra i sintomi si annoverano atassia, debolezza muscolare, indebolimento della vista e dell’udito, disordine mentale, paralisi, parestesie a mani e piedi.

Il mercurio è pericoloso anche per lo sviluppo fetale, motivo per cui in gravidanza bisogna fare molta attenzione a non assumere cibi che ne contengono quantità sopra i limiti consentiti.

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Laura De Rosa

 

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