Sequestrati biscotti e patatine alla Cannabis, scatta l’allarme in Italia: “attenzione ai bambini”

Scoperto un commercio clandestino online di biscotti, patatine e caramelle contenenti il principio Thc della Cannabis. Dopo il sequestro a Bolzano, l'ISS lancia un'allerta: "Attenzione ai bambini. Un'ingestione accidentale può essere molto pericolosa"

Biscotti con gocce di cioccolato, caramelle gommose, cereali a forma di ciambelle colorate e patatine: all’apparenza sembravano tutti prodotti alimentari sicuri, ma in realtà erano contraffatti. Gli snack, destinati soprattutto ai bambini, contenevano infatti Thc, uno dei principi attivi della Cannabis.

A scoperchiare il vaso di Pandora l’Istituto Superiore di Sanità che ha diramato l’Allerta di grado 1, inviandola al Ministero della Salute, all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e altri organismi sanitari.

L’indagine partita da Bolzano

I pericolosi prodotti in questione sono stati sequestrati dalla polizia qualche settimana fa a Bolzano nell’abitazione di un uomo, che li aveva acquistati volontariamente online. Al momento non è chiaro se la sua intenzione fosse quella di rivenderli, esponendo così a gravi rischi di salute i bambini.

Abbiamo verificato che prodotti del genere sono in vendita su internet, un commercio clandestino che speriamo si limiti al web – fa sapere Roberta Pacifici, direttrice del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss – ma la nostra preoccupazione è forte perché questi prodotti imitano alla perfezione quelli consumati dai bambini, quindi una ingestione accidentale può essere molto, molto pericolosa per i più piccoli, sia a livello neurotossico che cardiotossico.

Non è la prima volta che all’Istituto Superiore di Sanità segnalano la presenza di cibi contenenti Cannabis, ma stavolta la faccenda ha destato maggiori preoccupazioni perché gli alimenti erano praticamente identici a quelli che si trovano negli scaffali dei supermercati e pensati per i consumatori più piccoli.

Di segnalazioni del genere ne abbiamo fatto tante  ma è la prima volta che intercettiamo dei prodotti troppo simili a quelli che i bambini utilizzano – chiarisce Pacifici – dalle caramelle gommose a forma di orsetti, agli anellini di cereali da inzuppare nel latte a colazione, ai biscotti rotondi tipo brownies, per questo abbiamo allertato le autorità sanitarie affinché vigilino, soprattutto per evitare che questi alimenti finiscano in mano a bambini.

I gravi rischi per i bambini

Nell’allerta diffusa dall’Iss si mettono in guardia gli italiani sulle gravi conseguenze che potrebbe avere l’ingestione di biscotti, caramelle e patatine contenenti il principio attivo della Cannabis.

Il Thc assunto per via orale può provocare insorgenza ritardata e maggiore durata degli effetti rispetto all’assunzione per inalazione. – spiega l’ISS – Possono essere necessarie fino a 2 ore perché gli effetti si manifestino dopo l’ingestione di prodotti commestibili contenenti Thc. Inoltre, durante la digestione, il Thc è soggetto al metabolismo di primo passaggio e viene ampiamente convertito in 11-idrossitetraidrocannabinolo, che penetra la barriera emato-encefalica più rapidamente del Thc, provocando effetti psicoattivi più duraturi rispetto a quanto avviene per inalazione.

Nella nota dell’ISS si fa riferimento anche ad altre gravi conseguenze legate all’assunzione di Thc, come l’ipotensione e la neurotossicità (ad esempio convulsioni e coma).

I bambini possono manifestare quadri clinici relativi alla tossicità indotta da Thc più gravi e prolungati rispetto agli adulti. – vine ribadito nel documento – Le manifestazioni cliniche delle intossicazioni da Thc nei più piccoli sono caratterizzate da letargia, atassia, allucinazioni, depressione respiratoria, riduzione dello stato di coscienza/sincope, convulsioni, coma, tachicardia.

Il caso scoppiato a Bolzano ci ricorda quanto sia importante accertarsi sempre della provenienza e dell’affidabilità dei prodotti che acquistiamo online, specialmente quando si tratta di alimenti e farmaci destinati a soggetti più vulnerabili come i bambini.

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Fonte: Adnkronos

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