Salmonella nei Kinder: 3000 tonnellate di prodotti ritirati e oltre 300 bambini contagiati, Ferrero parla per la prima volta

Il Direttore della divisione Ferrero in Francia si scusa per il focolaio di salmonella, promette risarcimenti ai bambini colpiti e novità nei controlli

Intervistato da Le Parisien, il direttore francese si è scusato e, dati alla mano, ha raccontato quanti prodotti sono stati effettivamente ritirati, a che punto sono le indagini e alcune novità che riguardano come l’azienda intende evitare in futuro problemi simili.

Come dichiarato dal responsabile Ferrero, sono state ritirate in totale circa 3mila tonnellate di prodotti Kinder e l’impatto per l’azienda è stato rilevante, con una perdita di “diverse decine di milioni di euro”. Un dato che però ci interessa davvero molto poco, considerato quello che hanno rischiato le oltre 300 persone (quasi tutti bambini) contagiati da salmonella in Europa a causa degli ovetti Kinder e altri prodotti del marchio.

Secondo gli ultimi dati ufficiali del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), al 18 maggio 2022, i prodotti Kinder con la salmonella avevano contagiato 324 bambini in Europa (369 se consideriamo tutto il mondo). Leggi anche: Gli ovetti Kinder con la salmonella hanno contagiato 324 bambini in Europa, i dati ufficiali

Il Direttore francese ha svelato anche alcuni particolari riguardo alle indagini in merito a come possa essere avvenuta la contaminazione del cioccolato. A proposito ha dichiarato:

Secondo le nostre indagini, la contaminazione proverrebbe da un filtro situato in un serbatoio di burro dello stabilimento di Arlon in Belgio.

Ad essere contaminate, come ha poi proseguito, potevano essere materie prime ma anche persone.

Neykov ha fatto anche “mea culpa” a nome dell’azienda, promettendo un risarcimento alle famiglie dei bambini che hanno contratto la salmonella a causa della “disattenzione” nei controlli dello stabilimento Ferrero di Arlon. Attualmente, sembra che siano pervenute all’azienda già 150mila richieste di risarcimento.

Ma non è ancora tutto, il direttore ha fatto sapere che la Ferrero spera di poter far ripartire la fabbrica a partire dal 13 giugno, “per rilanciare la produzione il prima possibile”. Ma ci sarebbe una novità per garantire maggiore sicurezza. 

Prima i controlli interni venivano fatti al 100% dalla Ferrero, ora invece l’azienda promette di passare un 50% ad un laboratorio esterno autorizzato.

Fonte: Le Parisien

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