Allarme integratori alimentari: ritirati per presenza dei principi attivi di Viagra e Cialis non dichiarati

Ritiro di diversi integratori alimentari per presenza di principi attivi contenuti in prodotti come Viagra e Cialis. Si tratta del sildenafil e del tadalafil, che non sono stati inclusi o dichiarati nell'etichetta.

Ritiro di diversi integratori alimentari per presenza di principi attivi contenuti in prodotti come Viagra e Cialis. Si tratta del sildenafil e del tadalafil, che non sono stati inclusi o dichiarati nell’etichetta.

L’allarme viene dalle autorità spagnole, che attraverso il sistema europeo RASFF hanno diramato l’allerta riguardo a diversi integratori alimentari provenienti dalla Cina e notificati in Italia da un operatore spagnolo: Marco Cordone.

In etichetta erano presenti solo ingredienti a base di piante, fornendo al consumatore informazioni ingannevoli.

I prodotti, venduti anche su Internet, sono elencati in un comunicato del Ministero della Salute Spagnolo:

1 BIOACVIT CÁPSULAS Sildenafilo e tadalafilo
2 BIOACVIT EXTRA FORTE CÁPSULAS Sildenafilo e tadalafilo
3 TOREXAN CÁPSULAS Sildenafilo
4 DEVIT FORTE CÁPSULAS Sildenafilo e tadalafilo
5 DEVIT SOLO PIANTE CÁPSULAS Sildenafilo e tadalafilo
6 BULL EXTREME CÁPSULAS Sildenafilo e tadalafilo

Il ministero della Salute italiano ha chiesto che “si provveda al richiamo avvisando inoltre i consumatori sul grave rischio connesso all’uso mediante cartellonistica o altri metodi ritenuti efficaci”.

Se avete acquistato questi prodotti, non consumateli.

“Peraltro, Sildenafil e tadalafil sono indicati per ripristinare la compromissione della funzione erettile aumentando il flusso sanguigno del pene attraverso l’inibizione selettiva della fosfodiesterasi 5 (PDE-5). Gli inibitori PDE-5 sono controindicati nei pazienti con infarto miocardico acuto, angina instabile, angina sforzo, insufficienza cardiaca, aritmie l’ipotensione non controllata (pressione arteriosa <90/50 mmHg), ipertensione non controllata, storia di ictus ischemico cervello (ictus ischemico), nei pazienti con insufficienza epatica grave e con una storia di non-arteritica neuropatia ottica ischemica anteriore o disturbi ereditari degenerativi della retina, come la retinite pigmentosa (una minoranza di questi pazienti presenta disturbi genetici fosfodiesterasi retina)”, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”.

Questi principi attivi (gli inibitori selettivi della PDE-5) hanno anche numerose interazioni con altri farmaci e possono essere considerate anche reazioni avverse di varia gravità.

Fonte foto

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