Made in Nature, il biologico che fa bene all’ambiente!

Come va il biologico? Ce lo spiega Made in Nature, progetto dell’UE e CSO Italy per promuovere l'agricoltura biologica in Italia, Francia e Germania.

Mangiare sano rispettando la natura e se stessi! Il mercato dell’agricoltura biologica negli ultimi anni sta continuando a crescere con l’obiettivo di tutelare l’ambiente e l’ecosistema circostante, salvaguardare la biodiversità, la salute e l’informazione dei consumatori. L’importanza della produzione e agricoltura biologica ha trovato poi negli ultimi anni la sua meritata legittimazione con il Testo unico sul biologico, con cui per la prima volta si è provato a mettere ordine in un settore e in un mercato in crescita.

Alle disposizioni legislative hanno fatto seguito in Italia iniziative che hanno promosso e continuano a mettere in risalto l’importanza di un’alimentazione biologica. Tra questi Made in Nature, il progetto finanziato dall’Unione Europea e CSO Italy, per promuovere la cultura della frutta e verdura biologica in Italia, Francia e Germania.

Made in Nature, il progetto che riscopre il valore del biologico

Ma qual è lo stato attuale del biologico in Italia? Non dei più rosei visto che la produzione di frutta e verdura biologica vive un momento di crisi dettato dall’attuale emergenza climatica, con una perdita di produzione superiore al 30% su base annua. E i numeri non sono rassicuranti neanche dal punto di vista della distribuzione.

Ma i promotori di Made in Nature sono anche consapevoli che la strada per sensibilizzare e ampliare la conoscenza del biologico è ancora molto ampia.  Il biologico fa bene all’ambiente, è infatti un modello che limita le emissioni di gas serra e favorisce la fissazione del carbonio nel terreno e per questo è da considerare come un potenziale strumento per ridurre il riscaldamento globale.

Il nostro Paese è stato il primo produttore di biologico al mondo fino a pochi anni fa e detiene la cultura di prodotto più profonda d’Europa. E per ripartire deve puntare su identità e differenziazione. L’offerta di frutta e verdura italiana deve essere quindi identificabile e di qualità elevata per riuscire a penetrare in un mercato sempre più affollato. Solo così potrà differenziarsi in un settore molto esigente in termini di qualità e di prezzo.

Il 32% in Francia dichiara di acquistare regolarmente biologico e il 52 % saltuariamente. Mentre negli ultimi dieci anni il mercato del biologico in Germania è passato da 5,8 miliardi di euro del 2008 ai 10,9 miliardi di euro del 2018 e con la crescita costante dell’attenzione dei consumatori verso le modalità di produzione del cibo. Tutti gli indicatori sono positivi per il biologico a livello globale e da questo successo si deve riuscire a creare diversità legata al Made in Italy.

Il biologico sceglie la natura, facciamolo anche noi!

Made in Nature

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