Non consumate questa birra! Residui di detergenti potrebbero provocare lesioni. La lista

Solo oggi è stato pubblicato sul sito del Ministero della Salute il ritiro di diversi lotti della birra tedesca Franken Bräu contaminata da residui di lisciva diluita, detergente alcalino che potrebbe causare gravi lesioni se ingerito. Sarebbero 17 le tipologie di birre ritirate anche dal mercato italiano e in particolare:

  • Franken Brau Festbier, data di scadenza : 4 aprile 2020 e 29 aprile 2020
  • Franken Bräu Pils (swing top), data di scadenza: 3 aprile 2020, 29 aprile 2020 e 30 aprile 2020
  • Franken Bräu Naturradler  Scadenza: 29 aprile 2020
  • Franken Bräu Schwarzbier , data di scadenza: 22 dicembre 2019 e 3 aprile 2020
  • Franken Bräu Urhell (swing top), data di scadenza: 25 marzo 2020 e 30 aprile 2020
  • Franken Bräu Pils (tappo di bottiglia), data di durata minima: 26 aprile 2020
  • Franken Bräu Löwen Malt (tappo di bottiglia), data di durata minima: 17 giugno 2020
  • Franken Bräu Apfelschorle * (tappi di bottiglia), data di scadenza: 18 giugno 2020
  • Franken Bräu Cola * (tappo di bottiglia), data di scadenza: 18 giugno 2020
  • Franken Bräu Cola Mix * (tappi di bottiglia), data di scadenza: 18 giugno 2020 e 24 luglio 2020
  • Franken Bräu Medium in bottiglia * (tappi di bottiglia), data di scadenza: 24 aprile 2020, 12 giugno 2020 e 23 luglio 2020
  • Franken Bräu Classic acqua in bottiglia * (tappo di bottiglia), data di scadenza: 12 giugno 2020 e 23 luglio 2020
  • Franken Bräu Orange * (tappi di bottiglia), data di scadenza: 24 aprile 2020, 17 giugno 2020 e 24 luglio 2020
  • Franken Brau ribes nero * (tappi di bottiglia), data di scadenza: 18 giugno 2020
  • Franken Bräu Sport pompelmo limone * (tappo di bottiglia), data di durata minima: 24 aprile 2020, 19 giugno 2020 e 25 luglio 2020
  • Franken Bräu Lemon * (tappo di bottiglia), data di scadenza: 24 aprile 2020, 17 giugno 2020, 19 giugno 2020 e 25 luglio 2020
  • Franken Bräu lemon cloudy * (tappo di bottiglia), data di scadenza: 18 giugno 2020

Il birrificio aveva disposto il richiamo volontario in via precauzionale di oltre 30.000 bottiglie di birra a fine ottobre, ma solo adesso il nostro Ministero ha pubblicato l’allerta a seguito anche della segnalazione sul sito europeo del RAFFS. Si tratta del terzo richiamo nel giro di poche settimane, sempre per le stesse motivazioni. Il primo, infatti era avvenuto a fine agosto, ma interessava solo una tipologia di birra, la pilsener, e un determinato lotto. In seguito, dalle indagini era emerso che la lisciva del campione contaminato non proveniva dagli stabilimenti Franken-Brau .Ma sono seguiti altri due richiami che hano coinvolto più prodotti.

“Al momento non ci sono reclami o prove da parte dei consumatori che la liscivia sia presente nelle bevande”, ha affermato Alfred Gageb Meyer avvocato del birrificio che ha tenuto a specificare che si tratta di un richiamo preventivo. “Poiché le limonate Franken Bräu sono prodotte e imbottigliate per il produttore Frucade con sede a Rosenheim , il nuovo richiamo riguarda anche sei birre dell’azienda e una bevanda, nonché dieci bevande del marchio Frucade.

La causa potrebbe risiedere nel malfunzionamento del dispositivo di rilevamene che esamina i flaconi già puliti prima del riutilizzo, ma non si esclude, il sabotaggio. Il responsabile del birrificio Rainer Mohr è convinto, invece, che qualcuno voglia danneggiare la sua azienda contaminando le bottiglie e mettendole in circolazione. Il primo ritiro era già costato all’azienda oltre 200.000 euro per poi risultare non proveniente dagli stabilimenti.

A prescindere da come siano andate le cose, se avete acquistato di recente questa birra, evitate di consumarla e riportatela al punto vendita.

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Simona Falasca

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