Tampon tax: il Governo sta valutando di ridurre al 4% l’Iva sugli assorbenti

Con la prossima Legge di Bilancio la cosiddetta l'Iva della "tampon tax" potrebbe essere ridotta, scendendo dal 22% al 4%,

Di taglio dell’Iva degli assorbenti si discute da tanto (troppo!) tempo nel nostro Paese, ma finora ci si è limitati soltanto alle parole. Ma con la prossima Legge di Bilancio l’Iva della cosiddetta “tampon tax” potrebbe essere ridotta, scendendo dal 22% al 4%, pari a quella prevista per gli alimenti.

Si tratterebbe un taglio importante che permetterebbe alle donne di risparmiare su un prodotto necessario, ma che ancora oggi – almeno in Italia – viene considerato un bene di lusso. 

Lo scorso luglio il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza una risoluzione che esorta gli Stati membri dell’UE a non indebolire e a non revocare i diritti alla salute (e in particolare i diritti alla salute sessuale e riproduttiva), definendoli diritti fondamentali. Nel testo della risoluzione, gli eurodeputati hanno evidenziato che le violazioni della salute sessuale e riproduttiva delle donne rappresentano una forma di violenza che ostacola il progresso verso la parità di genere.

L’Italia è uno dei Paesi dell’Ue che prevedono l’Iva più alta sugli assorbenti, coppette altri prodotti mestruali, e si piazza al sesto posto dopo Ungheria, Danimarca, Croazia, Svezia e Finlandia. Tra gli Stati europei più virtuosi, invece, troviamo l‘Irlanda che ha azzerato la “tassa” già nel 2006, mentre lo scorso anno il Regno Unito ha eliminato l’Iva, che prima era al 5%.

Quella contro la tampon tax è una battaglia di civiltà che ci auguriamo che le donne italiane possano vincere. Al più presto.

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