Quello che sappiamo sul crollo del ponte in India (che ha ucciso oltre 130 persone)

Stanno rimbalzando sui social e sui giornali le angoscianti immagini che mostrano il momento del crollo del ponte che ha provocato la morte di 135 persone nello Stato indiano del Gujarat. Ma cos'è accaduto esattamente? Di chi sono le responsabilità?

Negli scorsi giorni l’India è stata scossa da una tragedia immane: domenica oltre 130 persone hanno perso la vita a seguito del crollo di un ponte pedonale sospeso sul fiume Machchu, nello Stato del Gujarat. Nelle ultime ore sui social è diventato virale l’angosciante filmato registrato dalle telecamere di sorveglianza, mentre le autorità hanno aperto un’inchiesta per far luce sull’incidente. Ma cosa si sa finora di quanto accaduto? Proviamo a ricostruire la vicenda.

Cos’è accaduto la scorsa domenica e quante persone sono morte

Come anticipato, la tragedia si è verificata domenica in tardo pomeriggio nella città di Morbi, quando il ponte era affollato di turisti che festeggiavano il Diwali – nota anche come festa delle luci – e il festival indù Chhath Puja. Secondo la prima ricostruzione, sull’infrastruttura pedonale si trovavano quasi 300 persone. A seguito del crollo improvviso, 135 persone (fra cui diverse donne e bambini) hanno perso la vita precipitando nelle acque del fiume sottostante e decine sono rimaste ferite.

Il ponte in questione, la cui costruzione risale alla fine dell’800, era lungo 230 metri e collegava il Palazzo Darbargarh al Lakhdhirji Engineering College. Proprio la scorsa settimana era stato riaperto al pubblico dopo i lavori di ristrutturazione, costati circa 20 milioni di rupie.

Le responsabilità della tragedia

Quanto accaduto nel Gujarat rappresenta una delle peggiori tragedie degli ultimi anni per il popolo indiano. Per fare chiarezza sulla vicenda è stato istituito un comitato investigativo, come annunciato dal ministro dell’Interno del Gujarat Harsh Sanghavi.

Le immagini riprese dalle telecamere mostrano alcuni uomini intenti a scuotere il ponte (visibilmente sovraffollato), ceduto poco dopo. Sulla tragedia è intervenuto il sovrintendente della polizia di Morbi, che sta indagando, spiegando che uno dei cavi era arrugginito e se fosse stato riparato, l’incidente non si sarebbe verificato. Secondo l’accusa, la ditta appaltatrice che ha eseguito i lavori di ristrutturazione del ponte non erano qualificati.

Al momento sono quattro le persone finite in carcere: i manager Parekh e Dineshbhai Mahasukhrai Dave del Gruppo OREVA (che aveva la gestione del ponte e aveva da poco terminato la revisione della struttura) e gli appaltatori Prakashbhai Laljibhai Parmar e Devangbhai Prakashbhai Parmar.

In attesa che vengano accertate le responsabilità di questo framma, il primo ministro del Gujarat Bhupendra Patel ha annunciato che per ogni famiglia che ha perso un parente a causa del crollo del ponte saranno offerti circa 5.000 dollari a titolo di risarcimento, mentre ogni ferito riceverà 600 dollari.

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Fonti: Bhupendra Patel (Facebook)/Harsh Sanghavi (Facebook)/Indian Express 

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