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Identificata per la prima volta circa un mese in Africa, la variante Covid Omicron si è ormai diffusa a macchia d’olio in circa 80 Stati del mondo, tra cui l’Italia. E nel nostro Paese potrebbe rappresentare oltre il 30% dei contagi avvenuti negli ultimi giorni, secondo l’immunologo clinico Francesco La Foche. Si tratta di una variante particolarmente contagiosa, ancor più della Delta, e che riesce a “bucare” parzialmente lo scudo offerto dai vaccini anti-Covid.
La variante Omicron si differenzia anche per i temi di incubazione piuttosto ridotti, oltre che per i sintomi più leggeri, molto simili al raffreddore o un’influenza.
I sintomi possono manifestarsi tra i tre e i cinque giorni dopo l’esposizione al virus, rispetto a quattro/sei giorni d’incubazione richiesti per la variante Delta, come confermato dall’epidemiologo Waleed Javaid, direttore della prevenzione e del controllo delle infezioni al Mount Sinai Downtown di New York. Quindi, il contagio avviene più rapidamente.
Le persone che infettano hanno a che fare con mal di testa, naso che cola, mal di testa, stanchezza, raffreddore e mal di gola. Soltanto una minoranza di soggetti contagiati dalla variante Omicron manifesta febbre, tosse o perdita di gusto e olfatto (Leggi anche: Variante Omicron: cinque sintomi tipici e come riconoscerli).
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Fonti: Ansa/New York Times
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